‘O timpano do ‘o Vesuvio, non un timballo qualunque. Perché si chiama così?
Nov 16, 2019 - Laura Muryel Esposito
Nella bella città di Napoli, c’è un gigante amato e invidiato da molti, un gigante che dovrebbe far paura ma che in realtà i napoletani amano definire “buono”, perché nonostante le continue provocazioni e richiami, lui continua a sonnecchiare vegliando sulla città abbracciandola con amore, il suo nome è “Vesuvio“.
Il Vesuvio è il grande vulcano che domina sulla città, e bello, possente, imponente ed è impossibile non ammirarlo. Incute timore il fatto che dorma da così tanti anni, ma al tempo stesso lascia a bocca aperta tutti quelli che almeno una volta hanno avuto la fortuna di ammirarlo. Napoli senza il Vesuvio non sarebbe la stessa ed è un dato di fatto e questo proprio per far comprendere l’importanza speciale e immensa di questo simbolo indiscusso della città.
Speciale e immenso, sono esattamente i termini adatti a descrivere il piatto di cui vogliamo parlarvi oggi, un piatto che con il grande vulcano ha molto in comune, parliamo infatti de ‘o timpano do ‘o Vesuvio, un timballo di pasta racchiuso in due strati di pasta frolla ( o anche brisè), che per la sua forma ricorda proprio il timpano di un orecchio e quindi il cratere di un vulcano che viene appunto così definito. Arricchito con sugo, piselli, uova sode, mozzarella, carne tritata e salsicce, ‘o timpano do ‘o Vesuvio rappresenta forse il timballo per eccellenza, la “somma di tutte le golosità“, proprio come Cavalcanti nelle sue opere definiva i timballi di pasta.
Vediamo insieme cosa occorre per preparare ‘o timpano do ‘o Vesuvio.
-Ingredienti:
- 2 rotoli di pasta brisè o frolla
- 2 salsicce
- 500 g di carne macinata
- 1 l di passata di pomodoro
- 1 cipolla
- 1 mozzarella media
- 1 kg di pasta
- Olio extravergine d’oliva q.b.
- Sale q.b.
- Formaggio grattugiato q.b.
-Procedimento:
Tagliare a dadini la mozzarella e riporla in frigorifero in modo che si asciughi. In una pentola alta far soffriggere la cipolla in un paio di cucchiai d’olio e una volta che sarà imbiondita eliminarla e aggiungere la passata di pomodoro e un pizzico di sale. Lasciar cuocere aggiungendo un po’ d’acqua.
Preparare le uova sode e lasciarle raffreddare prima di tagliarle a spicchi, intanto far soffriggere in padella con un filo d’olio le due salsicce sbriciolate e la carne macinata, rigirando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.
In una pentola alta riscaldare l’acqua e quando inizierà a bollire calare la pasta, aggiustare di sale e lasciar cuocere secondo i tempi di cottura.
Quando la pasta sara cotta, scolarla e condirla con il sugo al pomodoro preparato in precedenza, la carne macinata e le salsicce.
In un ruoto unto di olio (con la mano in modo da ungere tutte le parti), adagiare la pasta brisè (o frolla), rivestendolo tutto e poi riempire con un primo strato di pasta, cospargere con la mozzarella a dadini e gli spicchi di uova sode, aggiungere la restante pasta condita, una manciata di formaggio grattugiato e chiudere con l’ultimo rotolo di pasta brisè.
Quando vi sarete accertati di aver sigillato bene il timballo, bucherellare con la forchetta la parte superiore del timballo per evitare che la copertura si gonfi in modo poco uniforme.
Cuocere in forno già caldo a circa 180 gradi per un tempo di 20-30 minuti. Una volta cotto, lasciare prima assestare un po’ e poi servire.