Il 10 agosto e le “lacrime di San Lorenzo”. E’ la notte più romantica dell’anno
Ago 10, 2015 - Carla Caputo
Ogni sera, in questa immensa distesa azzurra chiamata cielo, “soggiornano” delle piccole luci bianche che brillano, tante lucciole che fanno sognare gli innamorati, che fanno credere in un sogno, che ricordano i cari, che danno vita a uno spettacolo.
Da tal descrizione si può capire che questi piccoli corpi celesti che splendono di luce propria, sono proprio belli. Infatti l’uomo dinanzi a cotanta meraviglia ne è sempre rimasto stupefatto e in questa “volta celeste” ha costantemente cercato di trovare una correlazione tra le proprie vicende e i fenomeni cosmici. Nel tempo a dare ancor più valore alle stelle sono stati proprio i poeti, basti pensare a Dante nel XXXIII Canto del Paradiso dove cita testuali parole “l’amor che move il sole e le altre stelle“, o anche alla raccolta Myricae del poeta romagnolo Giovanni Pascoli dove su centocinquantasei componimenti, sedici liriche presentano elementi astronomici. Tra queste, in otto componimenti ci sono riferimenti alle stelle. Nell’opera “Le Ciaramelle”, le stelle di una serata di dicembre accolgono l’arrivo degli zampognari dai monti, un particolarissimo annuncio sonoro dell’imminente periodo natalizio.
Ma qual è la serata dove le stelle sono le assolute “protagoniste” del cielo? Sicuramente è la notte di San Lorenzo che cade il dieci agosto. Lo stesso Pascoli in una sua celebre poesia intitolata appunto “X Agosto”, rende questa notte, metafora del pianto del cielo dinanzi alla tragedia familiare e ci propone i seguenti versi: “San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla.” Ma quale sarà invece, l’origine della storia di questa celebre notte? La tradizione cristiana, come noto, ha legato il concetto di pioggia di stelle cadenti al martirio del santo Lorenzo avvenuto proprio il 10 agosto del 258 d.C. e poi sepolto nell’omonima basilica a Roma. Sarebbero proprio le lacrime versate dal santo durante il suo supplizio a vagare eternamente nei cieli, discendendo sulla terra solo il giorno in cui Lorenzo morì, creando un’atmosfera magica e carica di speranza. Tale avvenimento è appunto ricordato come la pioggia meteorica delle Perseidi o più nota come “le lacrime di San Lorenzo”. Il nome di “Perseidi”, invece, è determinato dalla posizione del radiante, il punto sulla volta celeste dal quale sembrano provenire le meteore, situato appena al di sopra della costellazione del Perseo. Secondo la tradizione popolare, le stelle del 10 agosto vengono dette anche “fuochi di San Lorenzo“, ricordando le scintille provenienti dalla graticola infuocata su cui venne ucciso il martire, poi volate in cielo. In realtà la storia sostiene che il santo non venne sottoposto al martirio della graticola, bensì venne decapitato.
Nell’immaginario popolare l’idea dei lapilli volati in cielo ha comunque preso piede, tanto che ancora oggi, in Veneto, un proverbio recita: “San Lorenzo dei martiri innocenti, casca dal ciel carboni ardenti”. Dal punto di vista storico poi, il 10 agosto è una data da non dimenticare: nel 1792 in Francia avvenne la presa del Palazzo delle Tuileres che segnò l’avvento della fase contrassegnata dal Regime del terrore. Inoltre, il 10 agosto 1944, a Milano, si consumò la Strage di piazzale Loreto, in cui quindici partigiani vennero fucilati dalla Legione autonoma Ettore Muti su ordine dei nazisti ed esposti al pubblico ludibrio. Infine per questa notte tanto importante è da ricordare anche il film intitolato precisamente “La notte di San Lorenzo”, realizzato dai fratelli Taviani.
Ma, un’altra domanda è ovvia, i napoletani che sono la popolazione più calorosa e romantica dello stivale, come sono soliti trascorrere o meglio come trascorreranno questa notte? Dato lo splendido panorama del cielo e del mare, la presenza delle stelle darà sicuramente quella sensazione di “magia” che folgorerà il cuore dei partenopei e a tal proposito nella città dove ogni avvenimento può dar vita a una bellissima festa, vengono organizzati diversi eventi e per questo caldo 2015 vi suggeriamo diverse attrazioni come: “Calici di stelle 2015”, dove grazie a questo evento gli appassionati di vino potranno brindare ammirando lo spettacolo delle stelle cadenti dalle cantine più suggestive della Campania. Poi c’è l’evento “Il cielo visto dal Vesuvio” e “Mandolini sotto le stelle in piazza del Plebiscito”. Proprio così saranno festeggiate le stelle nella nostra bella e viva città: tra il cielo e il mare.