Radiologo licenziato ingiustamente. L’azienda risponde all’accusa: “È tutto falso”
Ago 12, 2015 - Valentina Coppola
La notizia relativa al licenziamento del tecnico radiologo Carlo Del Vasto residente ad Acerra, avvenuto a causa di una denuncia per il malfunzionamento di un rilevatore di ozono nella sala radioterapeutica di via De Gasperi a Napoli, ha suscitato un certo scalpore perché, nonostante denunciare sia un dovere di tutti, una persona è rimasta senza lavoro per motivi assurdi.
Attraverso un comunicato stampa, l’azienda Medicina Futura, ha dichiarato che il dipendente è stato licenziato per giusta causa e che le polemiche sollevate intorno alla questione non sono valide e veritiere.
Di seguito riportiamo il testo integrale del comunicato:
“In merito al licenziamento per giusta causa del dipendente sig. Carlo Del Vasto, la Direzione aziendale di Medicina Futura intende stigmatizzare quanto riferito dalle Referenti sindacali intervistate, considerato che: 1) nessun pericolo (per salute e sicurezza) per gli operatori sanitari e per il pubblico è mai esistito rispetto ai fatti relativi al “rilevatore di ozono nel bunker radioterapico”, come evidenziato dai pareri rilasciati dagli esperti di settore, agli atti anche delle Autorità interessate; 2) nessuna multa è stata comminata a Medicina Futura “per malfunzionamento del rilevatore”, essendo stati i rilievi dell’ASL esclusivamente attinenti aspetti di natura amministrativa e documentale, comunque prontamente risolti dall’Azienda con i Funzionari competenti; 3) le vicende relative alla “sostituzione” del citato “rilevatore”, componente comunque opzionale – e quindi non necessario – nella specifica e sola stanza “bunker”, sono sempre state gestite dall’Azienda con professionalità ed in totale sicurezza, avendo anzi quest’ultima provveduto a richiedere la consegna del componente sostitutivo di cui si tratta – che si ricorda è facoltativo – con tempestività e sempre monitorando ed assicurando le condizioni di piena sicurezza del “bunker” di radiodiagnostica.
Quello che più importa e smentisce, in ogni caso, intendimenti “puntivi” e “discriminatori” dell’Azienda, è che proprio quest’ultima ha immediatamente posto in essere gli interventi volti alla conferma della sicurezza della sala di reparto interessata ed alla sostituzione del citato componente opzionale, prima quindi della “denuncia” avanzata dal dipendente, a dimostrazione sia del fatto che non possono in alcun modo essere messe in dubbio la serietà, la professionalità e la sicurezza che contraddistinguono l’operato dell’Azienda, sia che le ragioni del licenziamento per giusta causa del Dipendente – rimedio consentito dalle previsioni di legge in materia – hanno trovato fondamento in circostanze e fatti imputabili, lo si ribadisce, a comportamenti ed atti del singolo Dipendente, durante lo svolgimento del rapporto di lavoro.
L’Azienda, infine, tiene a precisare che non si riconosce nel clima sollevato – si ritiene strumentalmente – da coloro che hanno rilasciato e stanno rilasciando dichiarazioni fuorvianti sul licenziamento in oggetto, essendo sempre stata premura e massima priorità della Coleman SpA mantenere il miglior livello di servizio possibile verso ogni paziente, in condizioni di totale sicurezza.
A tale proposito, Coleman e tutto il Gruppo Medicina Futura auspicano che l’episodio del licenziamento torni ad essere circoscritto in quel giusto contesto “privato” che sempre in questi – fortunatamente unici – casi dovrebbe connotare le vicende dei singoli, confidando nel fatto che anche tutti i Protagonisti interessati, oltre all’Azienda, intendano concentrarsi ed adoperarsi per la prosecuzione di tutte quelle iniziative che il Gruppo Medicina Futura continua ad intraprendere per lo sviluppo medico-tecnologico d’avanguardia, per l’ampliamento del sostegno e del servizio medico-sanitario sul territorio e per il costante incremento dell’occupazione, pur nella nota situazione così critica di mercato ed in controtendenza – ormai da vent’anni – rispetto ad essa.”