Gay cacciato di casa, la madre: “L’omosessualità non c’entra, l’ho fatto perché…”
Ott 07, 2017 - Redazione
Non sarebbe stata la dichiarata omosessualità del figlio appena 18enne a farle prendere la decisione di allontanarlo da casa. La madre del ragazzo di Casoria finito per strada dopo aver compiuto la maggiore età rigetta le pesantissime accuse rivoltele dalla stessa prole, e spiega i veri motivi del gesto inaspettato.
In un’intervista rilasciata al quotidiano Il Mattino, infatti, la donna ha tenuto a precisare che i veri motivi dell’allontanamento sarebbero da ritrovarsi in alcuni episodi di violenza di cui si sarebbe macchiato il figlio in passato: “Credetemi, non è stata la sessualità di mio figlio a creare problemi. Le difficoltà sono state originate da episodi di violenza. Sono stata costretta, in passato, a rivolgermi anche ai carabinieri“.
La donna, in effetti, ha anche aggiunto che l’omosessualità del figlio non avrebbe mai potuto influenzare il suo amore materno, in quanto “io non ho assolutamente niente contro i gay, ce ne sono tanti anche tra i miei amici, figuriamoci se potevo cacciare di casa Francesco per un motivo del genere“.
Secondo la donna, nel frattempo condannata a versare un assegno di mantenimento mensile al figlio, finito col vivere e dormire sulle panchine, “l’intera vicenda è stata strumentalizzata e mal raccontata, ma per fortuna la sentenza della magistratura rimette le cose a posto, basta leggere l’ordinanza per capire come sono andate le cose“.
Che siano andate effettivamente come dice la donna al momento non è dato sapersi, ma il sindaco di Casoria, Pasquale Fuccio, ha fatto sapere che negli uffici dei servizi sociali di Casoria, vi è un gran faldone sulla famiglia in questione.
Secondo il diciottenne, però, questa difesa della madre sarebbe solo un tentativo di ripulirsi l’immagine agli occhi dei media e della stessa magistratura: “Quelle che lei racconta sono tutte scuse, sta solo tentando di uscire pulita da questa vicenda. È andata via di casa quando io avevo sedici anni ed è tornata appena ne ho compiuto diciotto. A quel punto mi ha cacciato dicendo che ero un cattivo esempio per la mia sorellina di dieci anni“.