Polpette di San Paolo Apostolo: il piatto della festa aversana
Gen 25, 2018 - Francesca Andreoli
Polpette di San Paolo
Fondata nel 1022 dal conte Rainulfo Drengot, Aversa è la prima contea normanna d’Italia, famosa per essere la sede vescovile della diocesi di Aversa (dal 1053), ma anche per la produzione della mozzarella di bufala e del vino Asprinio.
Moltissimi sono i luoghi di interesse da visitare e tra questi degna di nota è senz’altro la cattedrale di San Paolo, santo patrono della città, dove si svolge la vita religiosa della comunità aversana.
Il 25 gennaio, proprio da questa cattedrale, partirà la tradizionale processione di San Paolo Apostolo, in occasione della festa patronale: l’antico busto del santo, risalente ad almeno al XVIII secolo, sfilerà per le strade della città e verrà quindi esposto affinchè i fedeli possano venerare il loro patrono e chiedergli qualche grazia.
Molti sono i parenti e gli amici che in questo giorno di festa, si recano a casa dei cugini, zii, nipoti e amici aversani per poter ammirare la processione e per l’occasione, le matrone sono solite preparare il piatto tipico per questo giorno di festa: le polpette di San Paolo Apostolo, una gustosa, antica ricetta, che dai tempi remoti si tramanda ancora oggi, un piatto immancabile nella festa del Santo Patrono.
Ingredienti per 4 persone:
– Macinato di maiale 150g
– Macinato di vitello 150 g
– 2 uova medie
– Mollica di pane raffermo 250 g
– Formaggio romano grattugiato
– Uva passa a piacere
– Pinoli a piacere
– Un cucchiaino raso di sale fino
– Un pizzico di zucchero
– Prezzemolo tritato finemente a piacere
Esecuzione:
Immergere la mollica di pane raffermo in acqua per 5 minuti, successivamente strizzarla bene con le mani e sbriciolarla in pezzetti. Impastare in una terrina il macinato di maiale e di vitello e aggiungere la mollica di pane, le 2 uova, il formaggio romano grattugiato, un cucchiaino di sale fino, un pizzico di zucchero, i pinoli, l’uva passa e il prezzemolo finemente tritato. Con il composto formare delle palline grosse quanto il pugno socchiuso di una mano e friggere in abbondante olio extra vergine di oliva, avendo cura di rigirarle continuamente, finché non assumono un colore dorato.
Servire le polpette ben calde.