Napoli cancella i razzisti: via Vittorio Emanuele e Piazzale Tecchio cambiano nome


Napoli ancora una volta città modello contro le diversità e il razzismo: cambierà la toponomastica di Piazzale Tecchio e via Vittorio Emanuele III.

Ad annunciarlo è il sindaco de Magistris su Facebook: “Piazzale Vincenzo Tecchio, l’ex segretario provinciale del partito nazionale fascista, si chiamerà Piazza Ascarelli. Il mio annuncio nel giorno in cui ricordiamo Luciana Pacifici una delle più piccole vittime della ferocia nazista, morta ad Auschwitz. Anche via Vittorio Emanuele III, che promulgò le leggi razziali, cambierà nome in Via Salvatore Morelli. Per non dimenticare, mai!

Piazzale Tecchio, che si trova a Fuorigrotta, sarà dedicato a Giorgio Ascarelli. Fondatore e primo presidente del Calcio Napoli, fu protagonista del rinascimento ebraico napoletano che perse progressivamente importanza con la promulgazione delle Leggi Razziali del 1938. La sua memoria fu oltraggiata dalla politica razziale fascista, che a Napoli si manifestò anche attraverso la cancellazione del nome di ‘Stadio Giorgio Ascarelli’ all’impianto da lui voluto e finanziato alla vigilia degli incontri della Coppa del Mondo del 1934.

Via Vittorio Emanuele, invece sarà sostituita da via Salvatore Morelli. Scrittore, giornalista, patriota e politico italiano morto a Pozzuoli. Difensore delle donne, aveva combattuto per la parità dei diritti tra i sessi e per abolire la sottomissione della donna all’autorizzazione maritale. Le emancipatrici americane scrissero che “era morto il più grande difensore dei diritti delle donne nel mondo“.


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