Spararono ad Antonio per rubargli lo scooter, il padre: “Non si è mai più ripreso”
Feb 06, 2018 - Redazione
Torre del Greco – Gli spararono alla caviglia e al torace per rubargli lo scooter lasciandolo in una pozza di sangue: è il caso di Antonio Malinconico che quel 27 dicembre 2016 aveva rischiato di perdere la vita anche per proteggere la sua fidanzata. Oggi dopo aver preso anche il sesto componente della “banda” parla il padre.
Il figlio non si è mai ripreso da quel giorno, non ha più la milza e gli hanno dovuto ricostruire alcuni organi interni, dunque per tutta la vita avrà i segni di questa terribile storia. Sul Mattino Michele Malinconico racconta: “Mio figlio non si è mai veramente ripreso da quella sera. Porta nel fisico e soprattutto nella mente i segni di una storia senza senso. Oggi fatica a mangiare prima di ogni pasto deve prendere una pillola. Rispetto ad allora è molto più magro. Per fortuna è con noi e come genitori non gli faremo mai mancare il nostro sostegno”.
Grazie ai carabinieri che hanno ricostruito in questi mesi tutti gli spostamenti dei ragazzi giovanissimi che aggredirono e spararono Antonio, lo scorso maggio sono stati arrestati 5 componenti ed oggi anche il sesto. “I carabinieri sono stati eccezionali, non smetterò mai di ringraziarli. Quello che proprio non riesco a mandare giù è il fatto che ragazzi possano arrivare a tanto per cercare di rubare uno scooter a un loro coetaneo. Ne parlai anche col pubblico ministero: convenimmo sulla inaudita violenza”, dice il padre di Antonio.
Oggi Antonio cerca di continuare la sua vita normalmente anche se è difficile: “Appena dimesso dall’ospedale, un mese e mezzo dopo il fatto anche se con tanti sacrifici riprese a frequentare la scuola. Lo scooter? Sì, qualche volta l’ha ripreso. Speriamo che un giorno riesca a cancellare questa terribile esperienza e a riappropriarsi di una vita che in parte gli è stata comunque sottratta la sera del 27 dicembre 2016”, conclude il padre.