Vergogna Inter e Juve: prima le lacrime per Astori, poi i cori contro i napoletani
Mar 12, 2018 - Alina De Stefano
La 28esima giornata di serie A si è svolta in un clima malinconico e triste.
In tutti gli stadi si è ricordato Davide Astori, il capitano della Fiorentina scomparso prematuramente a causa di un cuore che in maniera quasi surreale ha smesso di battere. Un evento che ha straziato tutti, a prescindere dai colori e dalla fede calcistica. Un ragazzo pulito, un vero professionista, che ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo dello sport, privo di un altro uomo-baluardo di un calcio vero.
Eppure lo sconforto e l’afflizione per questa perdita, non sono state più forti del razzismo e dell’odio che anche ieri hanno padroneggiato tra gli striscioni e le coreografie dedicate al povero Astori. E le vittime di questa incomprensibile cattiveria sono stati, come sempre i napoletani.
Cori beceri che hanno riecheggiato non solo a San Siro, teatro di Inter-Napoli ma anche allo Juventus Stadium. Ovviamente ad evidenziare questi episodi discutibili non è stata la tv nazionale, che in queste occasioni sembra essere sorda e cieca. Ma i vari giornalisti presenti nelle tribune stampa che hanno utilizzato i mezzi social disponibili per rimarcare l’atrocità di questi cori, soprattutto in un giorno dedicato alla memoria di Davide Astori.
Infatti Giovanni Capuano scrive: “Breve storia triste: Astori, lacrime e una settimana di buone intenzioni. Salgo le scale di San Siro. Lavali con il fuoco o Vesuvio lavali con il fuoco. Fine dell’illusione”. Lo stesso Angelo Forgione, in un post evidenzia non solo i cori antinapoli sentiti al San Siro, ma anche quelli intonati dai tifosi bianconeri durante Juventus-Udinese: “E che altro calcio ci si può attendere se neanche nel giorno surreale del saluto sui campi ad Astori si arresta il più avvilente becerume? Il tempo di ricordare lo sfortunato Davide a San Siro, di mettere palla al centro e via, subito cori per i “colerosi”, dopo quelli durante il riscaldamento delle squadre. Davvero complimenti per la dignità, a questi fessi indefessi e a quelli che a Torino, dopo il gol su punizione di Dybala all’Udinese, hanno invocato il Vesuvio. Almeno in questa giornata potevano mettere la spina al cervello. Disgusto profondo”.
Non resta che concludere con un noto proverbio che riassume il tutto al meglio: “La mamma dei cretini è sempre incinta”!