Com’è fatta l’atmosfera, come l’uomo la inquina e le soluzioni da adottare
Apr 07, 2018 - Maria Luisa Cirillo
Negli ultimi 50 anni il nostro pianeta ha subito gravi danneggiamenti a causa dell’inquinamento. I ghiacciai si stanno sciogliendo, le specie animali stanno morendo, i mari, i laghi ed i fiumi si stanno pian piano trasformando in discariche a cielo aperto. Anche determinate intolleranze alimentari e allergie strane sono riconducibili ad esso. Il tipo d’inquinamento che sta creando più danni è sicuramente quello atmosferico. E’ molto intenso nelle zone urbane ed industriali, ma le zone di campagna non sono esenti da questo grave problema.
Ma com’è composta l’atmosfera della Terra?
L’atmosfera terrestre è composta da un insieme di gas. Questi formano degli strati che vengono chiamati sfere. Ogni strato ha una composizione chimica a se stante. Nello strato più vicino alla terra c’è la presenza dell’azoto in percentuale del 78,084 percento, di ossigeno in percentuale del 20, 946 percento e gas in traccia come argon, metano, idrogeno.
Troposfera: In questo strato, quello più vicino alla crosta terrestre avvengono i fenomeni metereologici. Contiene la maggior parte della massa gassosa totale e molto vapore acqueo. In questa parte dell’atmosfera, c’è un grande movimento d’aria dando origine ai venti ed alle perturbazioni atmosferiche. Essa è il luogo della vita dove tutte le piante e gli esseri viventi vivono in essa come le piante che utilizzano i suoi gas per sopravvivere.
Stratosfera: Si trova al di sopra della troposfera e vi avviene il fenomeno della inversione termica dove la temperatura aumenta: Questo fenomeno è dovuto alla presenza di ozono che assorbe le radiazioni solari ultraviolette (UV). E’ in questa parte dell’atmosfera che si è creato il buco dell’ozono. Esso è un assottigliamento di questo strato che non è più in grado di garantire una protezione efficace contro il passaggio degli UV dannosi per le specie viventi perchè troppo potente. In questa parte dell’atmosfera il vapore acqueo ed il pulviscolo atmosferico diminuiscono e l’aria risulta più rarefatta.
Mesosfera: In questa zona l’atmosfera è molto rarefatta. Aumentano gli elementi gassosi più leggeri e la temperatura diminuisce con l’altezza raggiungendo valori minimi.
Termosfera: Si trova dopo la mesosfera. La temperatura in questo strato comincia crescere con la quota. I gas hanno una ridotta densità.
Ionosfera: In questa parte dell’atmosfera i gas sono molto ionizzati ed è lo strato direttamente esposto ai raggi solari. Contiene l’un percento della massa gassosa atmosferica, ma assorbe gran parte delle radiazioni provenienti dallo spazio. La temperatura proprio per questo motivo è molto alta. Essa riveste un ruolo fondamentale nelle telecomunicazioni poichè riflette le onde radio che possono così propagarsi oltre la portata visibile.
Esosfera: Essa è la parte più esterna dell’atmosfera terrestre. Qui la composizione chimica è molto differente dagli strati inferiori perchè cambia completamente. A differenza degli altri strati non ha un limite ben preciso ma sfuma verso lo spazio. Nell’esosfera è presente la linea di confine gravitazionale. Oltre questa i corpi non sono più soggetti alla gravità, mentre al di sotto di essa i corpi sono ancora soggetti ad essa. Questo strato è costituito per lo più da idrogeno ed elio.
Lo strato più colpito dall’inquinamento atmosferico è la troposfera, quella più vicina alla Terra. coinvolgendo anche la stratosfera. A causa di gas e particelle inquinanti sono state alterate le condizioni naturali dell’aria. Ad essere responsabile di ciò è l’uomo per via delle attività antropiche. Queste sono identificate nelle emissioni di gas di scarico provenienti da centrali elettriche, fabbriche, autoveicoli e navi, impianti di incenerimento.
Le sostanze emesse in atmosfera sono molte, ma le più diffuse sono rappresentate da biossido di zolfo (SO2), monossido di carbonio(CO), ossidi di zolfo(Nox), piombo,ozono, benzene, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), le polveri di diametro inferiore a 10 milionesimi di metro detti più comunemente Pm10. Quest’ultimo è molto pericoloso e peggiora sia le condizioni dell’aria e agisce negativamente sulla salute umana. Il Pm10 viene prodotto maggiormente dal traffico urbano insieme agli ossidi di azoto, benzene, monossido di carbonio. Gli ossidi di zolfo vengono invece prodotti dalle industrie implicate nella produzione di energia.
Le conseguenze dell’immissione in atmosfera di tutti questi composti sono le più disparate e tutte negative. Ad esempio comporta l’acidificazione delle piogge, l’eutrofizzazione delle acque ossia una produzione incontrollata di nutrienti che produce una crescita eccessiva delle alghe avendo un effetto negativo sulle acque. Inoltre immettendo ozono nella troposfera si ha una diminuzione della resa dei raccolti agricoli esponendo anche le piante a malattie.
Essi vanno poi a contribuire al problema del riscaldamento globale andando ad incrementare l’effetto serra sottoponendo la Terra ad un cambiamento che sta sterminando pian piano le specie presenti su di essa causando così anche lo scioglimento dei ghiacci ad una velocità mai vista prima. Ad esempio la maggior parte delle barriere coralline sono già morte a causa dell’innalzamento della temperatura dei mari causata a sua volta dall’innalzamento della temperatura globale.
Quali potrebbero essere i rimedi?
La soluzione sarebbe quella di smettere di utilizzare fonti di energia come combustibili fossili e nucleari, ma di spostare l’attenzione su fonti rinnovabili. Queste sono rappresentate da vento, sole, mare, calore terrestre e sono dette rinnovabili proprio perchè non si esauriscono mai. Sarebbero una soluzione non solo positiva e vantaggiosa per l’uomo, ma anche un toccasana per il pianeta in toto. Attualmente in Italia ci sono poche fonti rinnovabili. I vantaggi sono l’inesauribilità, la non pericolosità e la produzione di energia pulita evitando così di uccidere le specie animali e vegetali e riducendo i pericoli per la stessa salute umana.
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