Giornata Mondiale Senza Tabacco, oggi si spegne la sigaretta per 24 ore


Oggi 31 maggio 2018 ricorre il World No Tobacco Day 2018, ovvero la Giornata Mondiale Senza Tabacco. Si propone oggi  di spegnere la sigaretta che sia tradizionale o elettronica per tutto il giorno. Un sacrificio enorme per i fumatori incalliti ma utile per riflettere sui danni provocati dal fumo a sè stessi e agli altri.

Tante sono le campagne di sensibilizzazione contro il fumo: Fondazione Giovanni Veronesi e LILT sono in prima linea su questo argomento. La Fondazione Veronesi ha lanciato sui social un video per avvicinare a questo tema soprattutto i più giovani dal titolo “No smoking be happy”. Nel video delinea le principali problematiche che insorgono in chi inizia troppo presto a fumare: rallentamento nella crescita, danni ai polmoni, si compromette la respirazione, alito cattivo, denti gialli e tanti altri.

La campagna di sensibilizzazione rivolta ai bambini della scuola primaria mira a far comprendere come sia importante diventare ambasciatori della lotta contro il fumo verso i parenti e gli amici più vicini.

In Italia ci sono 11 milioni di fumatori, che equivale al 21% della popolazione. Gli uomini sono 6,3 milioni, le donne 4,6 milioni. Preoccupano i dati sul fumo fra i giovani e giovanissimi. Ogni anno nel nostro Paese muoiono fra le 73.000 e le 80.000 persone per malattie legate al fumo.

“È come se tutti i giorni in Italia si schiantasse al suolo un aereo con 200 persone a bordo. Nell’indifferenza generale”.

Una ricerca della Fondazione Veronesi, inoltre, evidenzia come sia aumentato il consumo di tabacco nelle donne. Si tratta di un problema contro cui “occorre fare di più”, spiega l’epidemiologo Carlo La Vecchia, che ha condotto lo studio. I dati prevedono un incremento dei tassi di mortalità tra le signore: +3,5 per cento per il pancreas, +5 per cento per il polmone.

Al contrario, per le stesse malattie, i dati relativi agli uomini sono in lieve ma costante discesa. Quanto al pancreas, secondo La Vecchia, un ruolo non trascurabile è da ascrivere anche “all’aumento della prevalenza di sovrappeso, obesità e diabete”.

Anche la LILT ha messo in campo quest’anno una campagna di sensibilizzazione dal titolo “Chi non fuma sta na favola” con testimonial Nino Frassica. Da sempre impegnata nella lotta al fumo, uno delle principali cause di tumori, il presidente nazionale, il professore Schittulli spiega: “Si inizia con la formazione degli stessi docenti, per poi coinvolgere i ragazzi in maniera interattiva su questi temi, e proseguire con sistemi di educazione tra pari età: con gli stessi ragazzi-studenti che fanno da tutor, dando l’esempio ad altri compagni di scuola”.

“Il fumo è una delle prime abitudini scorrette e possibile causa di tumore, non solo per il polmone ma anche per altri organi e apparati. – continua Schittulli – Se si smettesse di fumare, oltre sentire da subito un beneficio a livello fisico, dopo 10-15 anni il rischio di sviluppare un cancro legato al tabagismo tornerà ad essere nullo, anche se si fosse stati accaniti fumatori”.

Sebbene scientificamente si è spiegato quanto sia dannosa la sigaretta sia per chi la fuma sia per chi ci sta attorno, attraverso il fumo passivo, sono ancora tanti i fumatori che iniziano soprattutto in età adolescenziale causando danni ancora maggiori.

Dunque, spegniamo per un giorno la sigaretta e riflettiamo su quando iniziare a smettere di fumare per noi e per i nostri cari.


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