Sant’Andrea Apostolo, il santo patrono di Amalfi che salvò la città dai pirati


Fu uno dei dodici apostoli di Gesù Cristo, fratello maggiore di San Pietro e prima di incontrare Gesù fu discepolo di Giovanni Battista, a sua volta uno dei primi a seguire Gesù. Parliamo di Sant’Andrea, apostolo, santo patrono di Amalfi. Andrea predicò in Romania, Ucraina e Russia, e morì martire a Patrasso, in Grecia, crocifisso su una croce ad X (da qui il suo nome, croce di Sant’Andrea).

Il suo corpo fu poi portato a Costantinopoli e nel 1206, durante la sua occupazione nel corso della crociata, il cardinale Pietro Capuano, di Amalfi, trasferì le reliquie nella sua città, dove sono attualmente custodite.

Secondo la tradizione ortodossa, Sant’Andrea è denominato Protocletos o il Primo, perché fu il primo tra i discepoli di Giovanni Battista ad essere chiamato dal Signore Gesù presso il Giordano.

Addirittura, nel Vangelo di Giovanni, nel primo capitolo, è riferita l’ora («le quattro del pomeriggio») del suo primo incontro e primo appuntamento con Gesù.

La festa di Sant’Andrea, sul calendario, è fissata per il 30 novembre, ma ad Amalfi viene celebrata più volte all’anno. La prima è il 28 gennaio, festa della reliquia; la seconda la domenica di Pasqua e il lunedì di Pasquetta; la terza il 7 e l’8 maggio, traslazione delle reliquie (detta “Sant’Andrea a’quaglia”).

Ma le più imponenti sono quella del 26 e 27 giugno, miracolo di Sant’Andrea, e quella del 29 e 30 novembre, festa patronale.

Il giorno prima della festa di giugno, la mattina, si tengono l’esposizione della statua, la sfilata della banda e le messe. La sera, in cripta, a conclusione del triduo, i vespri e la celebrazione della Manna.

La sera del 27 giugno, invece, parte una processione che attraversa le vie del paese, seguita dalle marce sinfoniche e dallo spettacolo pirotecnico a mare.

Alle cinque di mattina del 30 novembre, invece, accompagnata da fuochi pirotecnici e campane, sfila la banda. A mezzogiorno, la processione parte per un percorso più breve rispetto a quello di giugno. La giornata è chiusa da fuochi pirotecnici.

Sant’Andrea salvò la città nel 1544, quando a mare apparvero navi pirate. Gli amalfitani si raccolsero in preghiera nella cattedrale, chiedendo la protezione del loro patrono. Ad un tratto il mare divenne tempestoso così da costringere le navi pirate ad andar via. Da allora si grida al miracolo.

Fonti: wikipedia; amalfinotizie.it


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