Boom turismo, DeMa: “Napoli non sarà come Venezia. Basta friggitorie e negozi cinesi”
Feb 01, 2019 - Luisa Panariello
turisti a Napoli
Napoli è una delle città italiane con il maggior numero di turisti. Una città che però deve fare i conti con trasporti pessimi e servizi al turismo non proprio dei migliori. Problematiche che creano non poche difficoltà. Ma anche se la città spesso ha troppi turisti rispetto a quanto nelle possibilità dei servizi potrebbe ospitare, rifiuta categoricamente il “Modello Venezia”.
Il sindaco partenopeo Luigi de Magistris ha recentemente dichiarato: “Il turismo non è un problema ma una notizia straordinaria che ha fatto muovere, insieme alla cultura, l’economia della nostra città. Ma c’è necessità di governare i flussi turistici mantenendo alta la qualità senza massificazione. Dobbiamo evitare casi come Venezia o altre città d’Europa, dove c’è una invasione vera e propria e i prodotti venduti ai turisti sono tutti uguali”.
De Magistris ha inoltre un piano che eviti la scomparsa dei napoletani dalla città, al Corriere del Mezzogiorno, ha parlato di due delibere, una prima delibera che servirà a impedire “che le case degli edifici storici diventino esclusivamente B&b e scompaiano gli abitanti napoletani”.
La seconda, “riguarda le attività commerciali. Per evitare che in un vicolo ci siano solo supermercati e friggitorie, introdurremo degli incentivi, anche di natura economica, a chi investe per aprire trattorie tipiche e botteghe artigiane”. Il sindaco parla poi del rione Sanità come modello da seguire “dove da una piccola scintilla è nato un fuoco di vitalità. Questo quartiere ci rende orgogliosi perché qui, oggi, il camorrista che spara è diventato un’eccezione”.
Sull’argomento entra più nel dettaglio l’assessore comunale a Turismo e Cultura Nino Daniele, che sempre al Corriere del Mezzogiorno dice: “Vogliamo evitare che società immobiliari accumulino immobili e li usino come B&b trasformando quindi il tutto solo in una grande speculazione grazie a norme europee particolarmente liberiste in tal senso. Occorre difendere la qualità degli affitti, evitare che una concentrazione nelle mani di pochi, il tutto a scapito della qualità e della sicurezza”.
Inoltre spiega Daniele, che il comune si doterà di “una App per seguire i flussi in modo da essere certi di non accalcarsi tutti nello stesso posto e alla stessa ora” – aggiungendo – “Intendiamo diffondere, tramite promozione e marketing, che i turisti siano concentrati solo sulle stesse zone ma che il turismo sia spalmato in tutta la città e non solo in alcuni luoghi”.
Il Comune vuole assolutamente “evitare che San Gregorio Armeno si trasformi in un supermarket: la strada dei pastori deve essere dei pastori. Possibilmente non cinesi ma artigianali. Diciamo che le tipologie commerciali devono essere coerenti con le vocazioni della città. Inoltre, e questo è un altro problema, non è pensabile che nel Decumano ci siano solo friggitorie. Conoscete il mio slogan: più cultura e meno frittura. E speriamo in questo modo di garantire la complessità della città”.
Il Presidente della Camera Roberto Fico accoglie con parere favorevole le delibere del Comune, e parlando di Napoli ha detto: “Napoli è una delle città più interessanti del mondo. Il turismo è una grande possibilità ma va gestito in modo sano e ben vengano le delibere che vanno in questa direzione. Se vengo qui devo sentirmi sempre a Napoli e non in una qualunque altra parte del mondo».
Di parere contrario alle scelte del di palazzo san giacomo è invece l’Abbac, l’associazione che rappresenta B&b e affittacamere. Agostino Ingenito, presidente dell’associazione, spiega: “Da mesi chiediamo al Comune l’istituzione di un osservatorio e chiare linee guida condivise per un controllo costante sul territorio. Fare delibere di giunta che non tengano conto degli effettivi poteri in capo al Comune rischiano solo di generare ulteriore caos, con possibili ricorsi al Tar e groviglio burocratico. Occorre agire con azioni sinergiche che puntino a qualificare, interrompendo per prima cosa lo strisciante abusivismo di chi mette online annunci sui maggiori portali di prenotazione e non ha alcun titolo edilizio e non si adegua ai criteri previsti dalle normative regionali e regolamenti per la corretta gestione. Il Comune, inoltre, chiarisca anche i termini di accordo con Airbnb”.
Il presidente Abbac ha poi ricordato che “i dati dell’Osservatorio Mondiale del Turismo prevedono incrementi notevoli di flussi, occorre agire per accompagnare questo importante segmento economico, l’unico con dati positivi rispetto alla crisi che del Paese”.