Alla luce del nuovo decreto del Ministro Bonisoli, a partire dal 28 febbraio 2019, non vige più la normativa secondo il quale i musei statali debbano essere gratuiti la prima domenica di ogni mese per tutto l’anno.

Lo stesso decreto stabilisce, inoltre, che il biglietto per i giovani tra i 18 e i 25 anni avrà il costo fisso di 2 euro.

Da ora in poi non saranno più dodici ma venti le giornate durante un intero anno in cui l’accesso a musei, gallerie d’arte e parchi archeologici sarà gratuito.

La prima domenica del mese gratuita resterà vigente da ottobre a marzo (sei giornate sul totale), mentre per il resto delle giornate da coprire ci sarà una “settimana dei musei” che si terrà ogni anno tra gennaio e marzo con sei giorni di aperture gratuite dal martedì alla domenica (settimana che quest’anno è andata dal 5 al 10 marzo).

Le restanti otto giornate gratuite da coprire saranno scelte a discrezione di ogni singolo museo statale che potrà vincolare anche le visite a delle determinate fasce orarie.

Due capisaldi del patrimonio artistico napoletano hanno già presentato le otto giornate gratuite a loro scelta: si tratta della Certosa e Museo di San Martino e del Castel Sant’Elmo e il Museo del ‘900.

Qui di seguito il calendario delle aperture gratuite dell’anno 2019 della Certosa e Museo di San Martino:

14 marzo: Giornata del paesaggio;
25 aprile: Festa della Liberazione;
2 giugno: Festa della Repubblica;
11 luglio: in occasione delle Universiadi;
19 settembre: San Gennaro Patrono di Napoli;
13 Ottobre: FAMU_Famiglie al museo;
25 Novembre: Giornata contro la violenza sulle donne;
21 Dicembre: Solstizio d’inverno.

Qui di seguito il calendario delle aperture gratuite dell’anno 2019 del Castel Sant’Elmo e il Museo del ‘900:

19 marzo: Festa del papà;
25 aprile: Festa della liberazione;
21 maggio: Giornata diversità culturale;
2 giugno: Festa della Repubblica;
11 luglio: in occasione delle Universiadi;
19 settembre: San Gennaro Patrono di Napoli;
13 Ottobre: FAMU_Famiglie al museo;
8 dicembre: Immacolata.

Per ulteriori informazioni, consultare il sito ufficiale del Polo Museale della Campania.