Butta per errore orologio da 18 carati: netturbini lo trovano e lo restituiscono
Lug 08, 2019 - Redazione
Una donna di Pozzuoli ha gettato per errore un orologio da 18 carati, ritrovato dagli operai della “Ricicla”, l’azienda che si occupa di selezionare e recuperare i rifiuti multimateriali.
“Sono andata in spiaggia e ho riposto l’orologio in una borsa da mare – spiega la proprietaria del prezioso gioiello -. Quando sono tornata a casa mi sono accorta che la borsa si era macchiata e, dimenticando contenesse l’orologio, l’ho piegata e l’ho conferita alla raccolta differenziata“. “Il giorno dopo – prosegue – mi sono ricordata che l’orologio era nella borsa e sono corsa presso l’azienda di recupero dei rifiuti. Lì ho trovato delle persone stupende, di un’onestà e una dedizione unica. Mi hanno garantito che avrebbero fatto il possibile per ritrovarlo qualora il mezzo fosse arrivato da loro. E così è stato. Quando mi hanno chiamato per darmi la bella notizia erano più felici di me. Volevo ricompensarli in denaro ma non hanno voluto. Così ho portato dei cornetti e dei profumi della mia profumeria a tutti loro. Un modo per dirgli grazie“.
“Il lavoro nel nostro impianto funziona molto velocemente – spiega il dottor Trincone, proprietario della “Ricicla” -, gli operai hanno dovuto rallentarlo per permettere di recuperare l’orologio. Se non avessero dato il via alla ricerca, il gioiello sarebbe finito probabilmente nel vetro. Il nostro è un impianto che fa un grande lavoro, recuperando e selezionando il materiale. La nostra azienda, valorizzando i rifiuti, si può definire a sua volta una produttrice di materiale”.
“Storie come questa – considerano il conduttore de “La Radiazza” Gianni Simioli e il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli – testimoniano che la popolazione dei nostri territori è composta in maggioranza da lavoratori onesti, generosi e altruisti. Il grande lavoro degli operai della ricicla è rappresentativo di tutte quelle persone che, ogni giorno, fanno il proprio dovere con grande impegno e abnegazione”.