Napoli – Una maxi operazione dei carabinieri nel centro storico ha portato a 22 arresti nei confronti di soggetti appartenenti al clan Sibillo. I reati contestati sono diversi, tra cui traffico di stupefacenti ed estorsione nei confronti di pizzerie e altre attività nella zona dei Decumani.
Secondo gli investigatori gli indagati hanno più volte estorto somme di denaro e cibo ai titolari di pizzerie e negozi di alimentari, oltre a spacciare droga e possedere e portare con sé armi da fuoco. Molto scalpore fece la notizia delle intimidazioni nei confronti della pizzeria Di Matteo, oppure dell’ordigno fatto esplodere all’esterno della pizzeria Sorbillo ma che, sembra, fosse indirizzata all’attività vicino, Pizza e pummarola.
In qualunque modo sia andata, ciò che è sicuro è che i clan hanno già allungato le mani sul business del turismo, il quale sta dando nuova vita alle attività del centro per anni in crisi. La camorra chiede il pizzo anche alle strutture ricettive, quando non sono da essa direttamente o indirettamente gestite. Il tal senso è fondamentale l’attività delle autorità affinché la rinascita della città non si fermi, ed infatti la magistratura sta compiendo un lavoro esemplare per tempestività ed efficacia. Sappiamo tuttavia che gli arresti non bastano a fermare la criminalità organizzata: servono prevenzione, istruzione e posti di lavoro.