MAMT: il museo contenente i cimeli di Pino Daniele rischia la chiusura
Nov 28, 2019 - Concetta Formisano
I cimeli di Pino Daniele e i reperti del Museo della Pace MAMT (Mediterraneo, Arte, Musica, Tradizioni) rischiano di essere sfrattati: l’Agenzia del Demaniovuole vendere i locali dell’ex Grand Hotel de Londres. Francesco Emilio Borrelli dichiara: “Si rischia di dilapidare un patrimonio, i reperti del Museo della Pace e i cimeli di Pino Daniele non devono finire in un deposito”.
“Esprimo rammarico per la decisione dell’Agenzia del Demanio di porre in vendita l’ex Grand Hotel de Londres che ospita, tra l’altro, il Mamt, una collezione museale che comprende i cimeli di Pino Daniele oltre ai reperti delle culture del mondo mediterraneo.
“Il museo e le sue esposizioni rappresentano un patrimonio inestimabile che va valorizzato e non sfrattato. Una decisione del genere rischia di svilire il lavoro condotto per realizzare la struttura e la stessa figura del cantante, storico simbolo di Napoli” ha affermato il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli commentando la notizia diffusa dal “Corriere del Mezzogiorno“.
“Auspico che si trovi una soluzione di buon senso che permetta di salvaguardare un presidio culturale che meriterebbe ben altra attenzione. I cimeli di Pino Daniele e i reperti esposti nel museo non devono finire in un deposito” ha continuato Borrelli.
Il Museo della Pace MAMT nasce grazie all’adesione di 42 paesi euro-mediterranei ed alla collaborazione dei principali organismi internazionali. Tutto questo, però, non sarebbe stato possibile realizzarlo senza il contributo volontario di uomini e donne di vari Paesi del Mediterraneo e del mondo che, attraverso il loro impegno e le loro donazioni, hanno condiviso questa iniziativa di cultura, dialogo e pace.
La sede del museo è quella della Fondazione Mediterraneo a piazza Municipio, in un’ala dello storico edificio dell’ex Grand Hotel de Londres. Il museo è una delle principali iniziative della Fondazione Mediterraneo ed è un progetto che viene da lontano.
Il progetto fu proposto nel dicembre 1997 dai 2248 partecipanti al Forum Civile Euromed di Napoli, è il risultato di un’azione corale, durata oltre 15 anni, messa in atto dalla Fondazione al fine di assicurare a Napoli, alla Campania ed all’Italia un luogo capace di far “vivere” la pace e la mediterraneità.
Si tratta di uno spazio attivo per far dialogare Ambiente, Archeologia, Architettura, Arte, Artigianato, Conflitti, Migrazioni, Musica, Religioni, Storia e Tradizioni del Mediterraneo all’interno della società contemporanea. All’interno del Museo, si trovano anche i cimeli del cuore del cantautorato partenopeo: Pino Daniele.