Un po’ di storia… Tutto è bene quel che inizia male e finisce bene!
Si dice che le cose e le persone più belle si incontrino per caso…. è proprio vero, gli incontri inaspettati sono sempre i migliori, perché sono come una festa a sorpresa e spontanei. Stavolta vi stupirete ancora di più… La “regola” non vale solo per situazioni e persone ma anche per…. Le ricette! Ebbene sì, anche i cuochi hanno il loro piccolo tocco di follia tipico degli artisti che li porta a creare le loro prelibatezze.
Fu così che nel 1920, in un laboratorio artigianale dell’Isola di Capri, un cuoco di nome Carmine di Fiore “creò” involontariamente il golosissimo capolavoro dell’arte dolciaria partenopea : la torta caprese. Si narra che il cuoco fosse solo nel suo piccolo “regno” culinario, circondato dai suoi utensili, ingredienti e fosse impegnato con estrema cura nella preparazione di una torta alle mandorle per tre malavitosi giunti a Capri per comprare una partita di ghette di Al Capone.
Tutto procedeva al meglio ma forse per distrazione, forse per la fretta di finire, forse per altro, commise un errore che gli avrebbe sicuramente costato caro la sua reputazione da rinomato chef (avrebbe dovuto fare i conti anche con i malavitosi…) : dimenticò di aggiungere la dose di farina necessaria per completare l’impasto della torta. La infornò senza accorgersene ed a fine cottura, con sommo stupore, la torta risultò una vera e propria prelibatezza : morbida al centro e croccante fuori. Ricetta inaspettata, fatta per caso? Aveva dato i suoi frutti! E che frutti! I tre americani furono soddisfatti al 100%, addirittura da chiedere la ricetta.
Carmine continuò a preparare la torta anche in seguito e piacque tantissimo, ebbe un gran successo.
La Caprese è diffusa anche in Costiera Amalfitana e nella Penisola Sorrentina.
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