Campania gialla, Confesercenti esulta: “Un’occasione per rilanciare l’economia”
Gen 08, 2021 - Silvia Tortiglione
Confesercenti Campania, all’unisono con FIEPET, Federazione italiana degli esercenti pubblici e turistici, tira un sospiro di sollievo. La Campania entra ufficialmente in zona gialla e le attività di ristorazione sono pronte a ripartire con l’auspicio di una rapida ripresa.
Soddisfatto dalla decisione del Ministro della Salute Roberto Speranza, il presidente di Confesercenti Campania, Vincenzo Schiavo, dichiara rincuorato:
“È una notizia molto importante, innanzitutto per la salute di tutti noi ma lo è anche, dal nostro punto di osservazione, per rilanciare l’economia della Campania nei settori di ristorazione e bar. Insieme ai colleghi Politelli e Martucci della Fiepet regionale abbiamo lavorato duramente per consentire ai tanti imprenditori di questo settore di avere una progettualità e una continuità nella riapertura delle attività.”
L’ombra di nuove restrizioni era e rimane però dietro l’angolo. Confesercenti Campania, che ha sempre monitorato le esigenze e le richieste del settore, ne è consapevole. “Una nuova chiusura da lunedì, al netto di eventuali e prossime stringenti necessità di tutelare la salute pubblica, sarebbe stato un triste, severissimo e ulteriore castigo per esercenti che vivono un momento di enorme difficoltà” continua Vincenzo Schiavo “Questa notizia e il nostro lavoro daranno forza ed economia, ne siamo sicuri, a circa 60mila imprese che soffrono da tre mesi e che danno lavoro a oltre 200mila persone.”
Un ringraziamento speciale anche al presidente della Regione Vincenzo De Luca, e al duro lavoro dell’equipe amministrativa. Confesercenti Campania non minimizza però la situazione globale e garantisce fin da subito la massima sicurezza delle attività, del personale e della salute pubblica. “Siamo fiduciosi sul rilancio di questo settore, garantendo ovviamente la sanificazione e l’applicazione delle regole anti Covid.”
Non manca un appunto alla gestione centrale. Vincenzo Schiavo sottolinea infatti quanto sia “giusto che anche ristoranti, bar e locali legati al food abbiano le stesse opportunità di altre attività commerciali.”