Non si conoscono ancora i motivi che hanno spinto l’imprenditore Mario a far arrivare la sua vita al capolinea. Forse questa crisi economica che colpisce tutti, comprese le aziende che un tempo hanno vissuto un’epoca d’oro, ha angosciato anche Mario. L’ennessimo imprenditore suicida che come gli altri, ha deciso di farla finita per sempre. A tal proposito il sito Metropolisweb.it scrive:
L’ultima volta che lo hanno visto è stato sabato mattina. Mario ha salutato i parenti e si è diretto in azienda, al confine tra Poggiomarino e Terzigno. Lì ha trascorso le sue ultime ore, in quegli uffici tirati su con mille sacrifici, dove pochi operai producevano pezzi di stoffa da vendere alle aziende sartoriali. Una realtà che un tempo andava a gonfie vele, e che oggi, come mille altre, risentiva della crisi. Mario era caparbio, intraprendente, nonostante negli ultimi tempi era più silenzioso. E’ rimasto nel suo ufficio, solo con i suoi pensieri. Si è tolto la vita dove aveva costruito molte delle sue soddisfazioni. L’hanno trovato i carabinieri e i parenti che avevano avviato le ricerche nel tardo pomeriggio, quando non lo avevano visto rientrare.
Mario aveva 48 anni appena, e una famiglia stupenda che adesso è distrutta. Non parlano. Chiedono di essere rispettati. Chiedono il silenzio.
E’ l’ennesima tragedia nel Vesuviano, un altro imprenditore che decide di togliersi la vita. Il sindaco Leo Annunziata scuote la testa. «Siamo distrutti qui a Poggiomarino. Se dovesse essere per colpa della crisi renderebbe questa tragedia ancora più amara».
Mario Vastola non aveva debiti, non aveva grandi apprensioni. Non ha lasciato alcun messaggio, nulla lasciava presupporre la sua tragedia. Oggi sarà il giorno dei suoi funerali e ci saranno tanti concittadini in chiesa. Anche il sindaco Leo Annunziata: “E’ una morte che ha sconvolto tutta la nostra comunità. E’ un dolore che merita rispetto e silenzio. Sono vicino alla famiglia, come sindaco e come uomo”.
La notizia ha sconvolto la città di Poggiomarino. Molti hanno pensato all’ennesima tragedia legata alla crisi economica che negli ultimi anni ha messo in ginocchio migliaia di imprese e famiglie.
“Ho attivato un percorso di sostegno già da qualche mese”, dice il sindaco. “Ho avviato un confronto con tutti gli imprenditori della zona e spesso la crisi è un mostro che spinge a mollare tutto. Dobbiamo farci forza a vicenza, dobbiamo continuare ad essere vicini a chi soffre e lotta. Forse lo dobbiamo fare in modo più concreto anche abbattendo la lenta burocrazia che spesso ci lega le mani”.
E poi Annunziata torna sulla tragedia di Mario. “E’ in momento difficile per tutti noi, ma ora qualsiasi parola sarebbe superflua. La famiglia di Mario non sarà abbandonata. E’ un lutto che colpisce tutti”.