Addio lungaggini burocratiche ed esami di Stato: la laurea a breve diventerà abilitante per diverse professioni. Secondo quanto riporta Open, la legge è stata approvata in via definitiva dal Senato il 28 ottobre, ed entrerà in vigore nel 2022.

Il processo di semplificazione nel sistema di accesso al mondo del lavoro era cominciato l’anno scorso, in piena emergenza covid, quando la necessità di assumere nuovi medici aveva fatto sì che la laurea in medicina abilitasse automaticamente all’esercizio della professione, senza passare per l’esame di Stato.

In seguito, la prima proposta per facilitare l’ingresso al mondo del lavoro ai giovani professionisti è stata redatta dall’ex ministro dell’Università e attuale sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, Un cambiamento che ha subito una radicale accelerazione grazie agli interventi di riforma indicati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Adesso, la nuova legge prevede l’abolizione dei tirocini post-laurea e dell’esame di Stato professionalizzante per alcune facoltà. Tra queste troviamo le lauree magistrali a ciclo unico in odontoiatria e protesi dentaria, in farmacia e farmacia industriale, in medicina veterinaria e in psicologia.

La nuova legge prevede che il tirocinio post-laurea per questi corsi venga sostituito dal conseguimento di “almeno 30 crediti formativi universitari”, acquisiti con “lo svolgimento di un tirocinio pratico-valutativo interno ai corsi di studio”.

Anche per le facoltà di chimica, fisica e biologia entrerà in vigore la laurea abilitante. Per queste professioni, però, verrà richiesto “lo svolgimento di un tirocinio pratico-valutativo interno ai corsi e il superamento di una prova pratica valutativa“.

La legge verrà applicata “a decorrere dall’anno accademico successivo a quello in corso alla data di adozione“. Inoltre, le nuove regole saranno valide non solo per le università statali e non legalmente riconosciute, ma anche per le università telematiche.