Buchi nelle reti idriche, il Sud spreca il 52% di acqua: bando di 313 milioni per gli interventi
Nov 10, 2021 - Redazione
Il 52,3% dell’acqua immessa negli acquedotti del Sud viene persa: il dato è riportato Relazione annuale ARERA 2020 mostra un immenso danno economico ed ambientale al quale, adesso, il Governo vuole porre rimedio stanziando 313 milioni di euro finanziati dal programma europeo React-EU per ridurre le dispersioni di acqua e migliorare la qualità del servizio erogato ai cittadini nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Soldi che, però, devono essere chiesti dagli enti locali.
Il bando è stato già pubblicato in Gazzetta Ufficiale mentre l’avviso pubblico è stato emesso dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, titolare del PON Infrastrutture e Reti, al quale fa riferimento l’intervento. Quest’ultimo sarà ampliato attraverso gli investimenti nel settore idrico previsti dal Pnrr con lo stanziamento ulteriore di fondi.
“Questo bando è una prima risposta a un problema che incide sulla qualità della vita e le potenzialità di sviluppo del Sud”, ha commentato il ministro Carfagna. “Grazie agli investimenti dell’Unione Europea e al piano che come governo italiano abbiamo predisposto dell’ambito di React-EU, finalmente c’è la possibilità di iniziare a migliorare la gestione delle risorse idriche al servizio dei cittadini meridionali. Spero in una risposta rapida ed efficace degli Enti di Governo d’Ambito delle regioni meridionali per cogliere al meglio questa opportunità”.
A chi si rivolge il bando
Possono presentare le richieste di finanziamento gli Enti di Governo d’Ambito che operano nelle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) che abbiano affidato il servizio a soggetti legittimati, che possono essere identificati come soggetti attuatori.
Quali caratteristiche deve avere l’intervento previsto
L’intervento deve servire una popolazione maggiore di 100.000 abitanti e coincidere con l’intero ambito o sub-ambito territoriale ottimale (salvo casi specifici con una popolazione servita inferiore a 100.000 abitanti). Inoltre, esso non deve prevedere finanziamenti provenienti da altri fondi comunitari, nazionali e regionali e deve possedere come requisito minimo di maturità progettuale lo studio di fattibilità.
L’intervento si rivolge a reti di distribuzione, porzioni di rete o gruppi di reti che risultano particolarmente critici. In particolare sono ammessi a finanziamento le seguenti opere: rilievo delle reti idriche e loro rappresentazione tramite piattaforme GIS; installazione di strumenti smart per misurare i parametri relativi alla qualità del servizio erogato (per es., portata, pressione, livello dell’acqua nei serbatoi, ecc.); modellazione idraulica della rete; installazione delle valvole di controllo delle pressioni per ridurre le perdite; distrettualizzazione delle reti e controllo attivo delle perdite; pre-localizzazione delle perdite; identificazione di tratti di rete da sostituire o riabilitare; interventi di manutenzione straordinaria, rifacimento e sostituzione di tratti di rete idrica.
Gli obiettivi da raggiungere
Un maggior monitoraggio della rete e il miglioramento di parametri come le perdite idriche percentuali, le interruzioni del servizio, la qualità dell’acqua erogata.
A quanto può ammontare e cosa comprende il finanziamento
Il contributo riconoscibile per ogni proposta ammessa a finanziamento è preferibilmente compreso tra 10 milioni e 50 milioni di euro. Esso avviene in forma di sovvenzione diretta. Le spese ammissibili riguardano la realizzazione dei lavori e le forniture, ma anche spese tecniche di progettazione, verifica, validazione, direzione dei lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, collaudo. Sono finanziabili spese per gli imprevisti solo in misura non superiore al 10% del costo totale di lavori e forniture e solo se inserite nel quadro economico. Sono esclusi dal finanziamento gli interventi che alla data di pubblicazione del bando risultano in corso di esecuzione e/o già terminati e/o con piena copertura nei piani economico-finanziari delle gestioni.
Entro quando devono concludersi i lavori
Gli interventi devono prevedere necessariamente la conclusione delle attività entro il 31 dicembre 2023. Tale termine deriva dalla natura europea del finanziamento, in quanto il programma React-EU è stato pensato dall’UE ad integrazione del ciclo dei Fondi strutturali 2014-2020, il cui termine ultimo per l’utilizzo è appunto il 31 dicembre 2023.
Come ed entro quando occorre inviare la domanda per partecipare al bando
La proposta di finanziamento deve essere trasmessa entro e non oltre il 23 dicembre 2021 all’indirizzo PEC dg.prog-div2@pec.mit.gov.it, compilando in tutte le sue parti il modello dell’Allegato 1 e fornendo la documentazione necessaria alla valutazione, seguendo quanto indicato nell’Allegato 2, nell’Allegato 3 e nell’Allegato 4.
In base a quali criteri saranno attribuiti i punteggi
I criteri di valutazione sono raggruppati in tre diversi ambiti:
– qualità della proposta progettuale (risultati attesi sulla base degli obiettivi da raggiungere; attuazione dell’Asset Management; definizione della filiera organizzativa per l’attuazione della proposta; qualità dell’approccio tecnologico per la riduzione e il controllo delle perdite; capacità di cofinanziamento ed equilibrio delle fonti di finanziamento; stato di progettazione);
impatto del progetto (riduzione del livello di perdita nella rete idrica rispetto a un parametro del 15%; sinergie con progetti esistenti;
– impatto sul raggiungimento degli obiettivi di digitalizzazione e riduzione delle perdite di rete; innovatività ambientale);
– criteri di premialità (possibilità o meno di anticipare di almeno 3 mesi la conclusione dei lavori rispetto alla data del 31 dicembre 2023; possibilità di considerevoli esternalità positive sociali e/o ambientali, come l’incremento occupazionale e minori interruzioni del servizio).
Si ricorda che, a parità di punteggio, nella compilazione della graduatoria sarà considerato l’ordine cronologico di presentazione delle proposte.
Quando saranno pubblicati gli esiti
Entro 60 giorni dal termine per la presentazione delle domande, sarà pubblicato un elenco provvisorio con le proposte progettuali ammesse a finanziamento, quelle ammesse con riserva (per le quali si richiedono modifiche e/o integrazioni non sostanziali), quelle ammissibili ma non finanziabili per esaurimento delle risorse (queste ultime potrebbero essere recuperate successivamente, nel caso in cui si rendessero disponibili ulteriori finanziamenti), quelle non ammissibili. Completate le verifiche sulle proposte ammesse con riserva, sarà pubblicato l’elenco definitivo.
A chi ci si può rivolgere per avere chiarimenti
Eventuali richieste di chiarimento possono essere inoltrate esclusivamente all’indirizzo dg.prog-div2@pec.mit.gov.it entro il 9 dicembre 2021. Non saranno prese in considerazione domande che giungeranno attraverso altri mezzi. Sul sito del PON I&R saranno pubblicate le risposte alle richieste di chiarimenti pervenute.