Agguato di camorra e sparatoria al Bar Roxy, caffè di solidarietà per aiutare il titolare
Nov 26, 2021 - Claudia Ausilio
Un caffè di solidarietà al Bar Roxy di Arzano per sostenere Armando, il titolare del bar teatro della sparatoria dove sono state ferite 5 persone. Il Senatore Sandro Ruotolo e il parroco Maurizio Patriciello si sono dati appuntamento a mezzogiorno con il primo cittadino per non lasciarlo da solo.
Bar Roxy, il titolare Armando non deve essere lasciato solo
“Ci siamo dati appuntamento a mezzogiorno al bar Roxy di Arzano con la sindaca Cinzia Aruta, Padre Maurizio Patriciello, il comandante della polizia Locale Biagio Chiariello e gli altri esponenti del Comitato di liberazione dalla camorra Area Nord di Napoli. Poteva essere una strage, l’agguato dell’altra sera con i 5 feriti. Ci siamo tutti impegnati con Armando a non lasciarlo solo. Ad Arzano come a Caivano e negli altri Comuni della Città metropolitana di Napoli gli equilibri malavitosi sono fragili, c’è una effervescenza criminale che minaccia la convivenza civile e la democrazia. In questo momento c’è bisogno ancora di più del lavoro delle forze dell’ordine già impegnate a garantire la sicurezza. Noi abbiamo bisogno delle istituzioni e le istituzioni hanno bisogno di noi altrimenti non vinciamo contro la camorra. Armando ha paura di restare solo, l’invito a tutti è di andare a prendere un caffè nel suo bar per esprimere vicinanza e solidarietà. Armando dev’essere sostenuto perché se chiude il suo bar, abbiamo perso tutti“. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo.
“C’era un solo posto dove andare a bere il caffè stamattina – ha detto Padre Maurizio Patriciello – ed era il bar Roxy di Arzano. Ci siamo andati. Per stringere la mano ad Armando, il proprietario, ancora incredulo per il ferimento di 5 persone nel suo locale. Per dire agli arzanesi onesti: “ Non abbiate paura!”. Per ricordare ai camorristi che la strada da loro intrapresa è un vicolo cieco. Che conduce o al carcere o al camposanto. Viva la vita. Sempre. Soprattutto quando i prepotenti camorristi vorrebbero umiliarla e calpestarla“.