Si vota il tredicesimo presidente della Repubblica: tre presidenti su 12 sono stati napoletani

Foto Quirinale


Nessuna fumata bianca ci sarà quest’oggi. Come anticipato da alcune forze politiche, il tredicesimo Presidente della Repubblica non sarà eletto in poche ore. Molti infatti voteranno scheda bianca e soltanto nei prossimi giorni si deciderà il successore di Sergio Mattarella. In lizza per questa carica il centrodestra aveva fatto il nome di Berlusconi ma l’ex premier ha rinunciato. Tra i papabili si fa il nome di Amato, Cartabia, Casellati, Moratti, Gentiloni, Draghi e Casini.

I 12 PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA: BEN TRE SONO NAPOLETANI

Non tutti sanno però che tra i 12 precedenti Presidenti della Repubblica Italiana ben tre sono nati a Napoli. Le loro biografie sono presenti sul sito del Quirinale accanto alle loro storiche foto.

Il primo della storia italiana è Enrico De Nicola: È nato il 9 novembre 1877 a Napoli. Il suo primo impegno è stato nel settore giornalistico: nel 1895 è redattore per la rubrica quotidiana di vita giudiziaria del “Don Marzio”. Laureato in giurisprudenza,si è dedicato alla professione forense diventando nel corso degli anni uno dei maggiori avvocati penalisti italiani. È stato eletto Deputato al Parlamento nel 1909, nel 1913, nel 1919, nel 1921 e nel 1924 (non ha prestato il giuramento richiesto per essere ammesso alle funzioni e, quindi, non ha mai partecipato all’attività parlamentare).

È stato nominato Sottosegretario di Stato per le Colonie nel 1913-1914 (IV Governo Giolitti) e Sottosegretario di Stato per il Tesoro nel 1919 (Governo Orlando). Ha ricoperto l’ufficio di Presidente della Giunta delle elezioni (1919-1920). È stato eletto Presidente della Camera dei Deputati il 26 giugno 1920 e confermato nella legislatura successiva fino al 25 gennaio 1924. Durante il fascismo, si è ritirato dalla vita politica attiva e si è dedicato esclusivamente all’esercizio della professione forense. Nominato Senatore del Regno nel 1929, non ha mai partecipato ai lavori dell’Assemblea. Dopo la caduta del fascismo, è tornato ad occuparsi di politica ed è stato autore del compromesso con cui venne istituita la Luogotenenza. È stato nominato componente della Consulta Nazionale. È stato eletto Capo provvisorio dello Stato il 28 giugno 1946 (al primo scrutinio con 396 voti su 501): ha prestato giuramento il 1° luglio successivo. Dimessosi dalla carica, è stato rieletto Capo provvisorio dello Stato il 26 giugno 1947 (al primo scrutinio con 405 voti su 523). A norma della prima disposizione transitoria della Costituzione, dal 1° gennaio 1948 ha assunto il titolo di Presidente della Repubblica.

È divenuto senatore a vita quale ex Presidente della Repubblica. E’ stato eletto Presidente del Senato della Repubblica il 28 aprile 1951: si è dimesso dalla carica il 24 giugno 1952. È stato nominato giudice della Corte Costituzionale dal Presidente della Repubblica il 3 dicembre 1955 e ha prestato giuramento il 15 dicembre 1955. Nella prima riunione del Collegio il 23 gennaio 1956 è stato eletto Presidente della Corte Costituzionale: si è dimesso dalla carica il 26 marzo 1957. È deceduto il 1° ottobre 1959.

Poi è stata la volta di Luigi Enauidi, Giovanni Gronchi, Antonio Segni, Giuseppe Saragat. Si è dovuto attendere il 1971 per l’elezione dell’altro napoletano Giovanni Leone:

E’ nato a Napoli il 3 novembre 1908. Coniugato con Vittoria Michitto, è padre di tre figli. Laureato in giurisprudenza nel 1929 e in scienze politiche sociali nel 1930. Libero docente in “Diritto e procedura penale”, nel 1933 è stato incaricato dell’insegnamento di questa materia all’Università di Camerino. Nel 1935, classificatosi primo nella graduatoria del concorso per la cattedra di Diritto e Procedura Penale, ha insegnato nelle Università di Messina, Bari, Napoli e Roma. E’ stato Presidente del Gruppo Italiano della “Association Internationale de Droit Penale” e componente del Comitato Direttivo Internazionale dell’Associazione. Ha partecipato alla seconda guerra mondiale, meritandosi un encomio solenne. Medaglia d’oro al merito della cultura. Avvocato penalista tra i più grandi d’Italia. E’ autore di numerosissime pubblicazioni giuridiche, tradotte in lingue straniere.

Nel 1944 si è iscritto alla Democrazia Cristiana e nel 1945 è stato eletto Segretario politico del Comitato napoletano del Partito. E’ stato eletto all’Assemblea Costituente 1946 (Democrazia Cristiana): ha partecipato attivamente alla elaborazione della Costituzione, in particolare come relatore del titolo concernente la Magistratura. E’ stato eletto Deputato al Parlamento nel 1948, 1953, 1958, 1963. E’ stato eletto Vice Presidente della Camera dei Deputati nel 1950 e nel 1953. E’ stato eletto Presidente della Camera dei Deputati nel 1955, 1958, 1963. E’ stato Presidente del Consiglio dei Ministri dal 21 giugno al 3 dicembre 1963 e dal 24 giugno all’11 dicembre 1968. E’ stato nominato Senatore a vita il 27 agosto 1967 “per aver illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo scientifico e sociale”. E’ stato eletto Presidente della Repubblica il 24 dicembre 1971 (al ventitreesimo scrutinio con 518 voti su 1.008). Ha prestato giuramento il 29 dicembre successivo. Si è dimesso il 15 giugno 1978, inviando un messaggio al Popolo Italiano. E’ deceduto l’8 novembre 2001.

Dopo Leone, presidenti sono stati Sandro Pertini, Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi e i due mandati di Napolitano:

È nato a Napoli il 29 giugno 1925, sposato con Clio Bittoni, ha due figli, Giovanni e Giulio. Si è laureato in giurisprudenza nel dicembre 1947 presso l’Università di Napoli con una tesi in economia politica. Nel 1945-46 è stato attivo nel movimento per i Consigli studenteschi di Facoltà e delegato al 1° Congresso nazionale universitario. Fin dal 1942, a Napoli, iscrittosi all’Università, ha fatto parte di un gruppo di giovani antifascisti e ha aderito, nel 1945, al Partito Comunista Italiano, di cui è stato militante e poi dirigente fino alla costituzione del Partito Democratico della Sinistra. Dall’autunno del 1946 alla primavera del 1948 ha fatto parte della segreteria del Centro Economico Italiano per il Mezzogiorno presieduto dal sen. Paratore. Ha inoltre partecipato attivamente al Movimento per la Rinascita del Mezzogiorno fin dalla sua nascita (dicembre 1947) e per oltre 10 anni. È stato eletto alla Camera dei Deputati per la prima volta nel 1953 e ne ha fatto parte – tranne che nella IV legislatura – fino al 1996, riconfermato sempre nella circoscrizione di Napoli.

La sua attività parlamentare si è svolta nella fase iniziale in seno alla Commissione Bilancio e Partecipazioni Statali, concentrandosi – anche nei dibattiti in Assemblea – sui problemi dello sviluppo del Mezzogiorno e sui temi della politica economica nazionale. Nella VIII (dal 1981) e nella IX Legislatura (fino al 1986) è stato Presidente del Gruppo dei deputati comunisti. Negli anni ’80 si è impegnato in particolare sui problemi della politica internazionale ed europea, sia nella Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati, sia come membro (1984-92 e 1994-96) della delegazione italiana all’Assemblea dell’Atlantico del Nord, sia attraverso molteplici iniziative di carattere politico e culturale. Già a partire dagli anni ’70, ha svolto una vasta attività di conferenze e dibattiti all’estero: negli istituti di politica internazionale in Gran Bretagna e in Germania, presso numerose Università degli Stati Uniti (Harvard, Princeton, Yale, Chicago, Berkeley, SAIS e CSIS di Washington).

Dal 1989 al 1992 è stato membro del Parlamento europeo. Nell’XI legislatura, il 3 giugno 1992, è stato eletto Presidente della Camera dei deputati, restando in carica fino alla conclusione della legislatura nell’aprile del 1994. Nella XII legislatura ha fatto nuovamente parte della Commissione affari esteri ed è stato Presidente della Commissione speciale per il riordino del settore radiotelevisivo. Non più parlamentare, è stato Ministro dell’interno e per il coordinamento della protezione civile nel Governo Prodi, dal maggio 1996 all’ottobre 1998. Dal 1995 al 2006 è stato Presidente del Consiglio Italiano del Movimento europeo. Rieletto deputato europeo nel 1999, è stato, fino al 2004, Presidente della Commissione per gli Affari costituzionali del Parlamento europeo. Nel 2003 è stato nominato Presidente della Fondazione della Camera dei deputati dal Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. Il 23 settembre 2005 è stato nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Il 10 maggio 2006 è stato eletto Presidente della Repubblica con 543 voti. Ha prestato giuramento il 15 maggio 2006. Il 20 aprile 2013 è stato rieletto Presidente della Repubblica con 738 voti. Ha prestato giuramento il 22 aprile 2013. Ha rassegnato le dimissioni il 14 gennaio 2015. È divenuto Senatore di diritto e a vita quale Presidente Emerito della Repubblica. La sua dedizione alla causa della democrazia parlamentare e il suo contributo al riavvicinamento tra la sinistra italiana e il socialismo europeo, gli sono valsi il conferimento – nel 1997 ad Hannover – del premio internazionale Leibniz-Ring per l’impegno “di tutta una vita”. Egualmente, gli è stato conferito nel campo della “marcia verso la democrazia”, per l’apporto al rafforzamento dei valori e delle istituzioni democratiche in Italia e in Europa, il Premio Dan David 2010 a Tel Aviv.

Gli sono stati conferiti diversi riconoscimenti accademici honoris causa: la nomina a Professore Onorario dell’Università degli Studi di Trento (2008); le lauree dell’Università degli Studi di Bari (2004), dell’Università Complutense di Madrid (2007), dell’Università Ebraica di Gerusalemme (2008), dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” (2009), della Sorbona di Parigi (2010), dell’Università di Oxford (2011), della Alma Mater Studiorum di Bologna (2012). Ha sviluppato un’intensa attività pubblicistica e editoriale. Ha collaborato alla rivista “Società” diretta da Ranuccio Bianchi Bandinelli e (dal 1954 al 1960) alla rivista “Cronache meridionali” con numerosi saggi su temi meridionalistici. Nel 1962 ha pubblicato il suo primo libro “Movimento operaio e industria di Stato”, con particolare riferimento alle elaborazioni di Pasquale Saraceno.

Nel 1975 ha pubblicato il libro “Intervista sul PCI” con Eric Hobsbawm, tradotto in oltre 10 paesi. Del 1979 è il libro “In mezzo al guado” riferito al periodo della solidarietà democratica (1976-79), durante il quale fu portavoce del PCI – e lo rappresentò nei rapporti con il governo Andreotti – sui temi dell’economia e del sindacato. Il libro “Oltre i vecchi confini” del 1988 ha affrontato le problematiche emerse negli anni del disgelo tra Est e Ovest, durante la presidenza Reagan negli USA e la leadership di Gorbaciov nell’URSS. Nel libro “Al di là del guado: la scelta riformista” sono raccolti gli interventi politici dal 1986 al 1990. Nel libro “Europa e America dopo l’89”, del 1992, sono raccolte le conferenze tenute negli Stati Uniti dopo la caduta del muro di Berlino e dei regimi comunisti in Europa centrale e orientale. Nel 1994 ha pubblicato il libro, in parte sotto forma di diario, “Dove va la Repubblica – Una transizione incompiuta” dedicato agli anni della XI legislatura, vissuta come Presidente della Camera dei Deputati. Nel 2002, ha pubblicato il libro “Europa politica”, nel pieno del suo impegno come Presidente della Commissione per gli Affari costituzionali del Parlamento europeo. Il suo libro “Dal PCI al socialismo europeo: un’autobiografia politica” è uscito nel 2005. Nel 2009 ha pubblicato “Il patto che ci lega”, raccolta di discorsi tenuti nella prima metà del mandato presidenziale. Nel 2011 ha pubblicato “Una e indivisibile. Riflessioni sui 150 anni della nostra Italia”.

Ultimo presidente è stato Sergio Mattarella.

 


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