Anna uccisa dall’ex, il padre: “Ero andato dai Carabinieri, ma doveva denunciarlo lei”
Mar 02, 2022 - Claudia Ausilio
Foto Fb Anna Borsa
“Io ero andato dai carabinieri, ero andato… Avevo detto che questo dava fastidio a mia figlia, che stava esagerando ma doveva essere Anna a denunciarlo veramente… E lei: papà sì, lo faccio… ho visto come lo ha fatto, ho visto…“. A parlare è Ettore Borsa, il padre di Anna, la 29enne uccisa ieri a Pontecagnano dall’ex fidanzato.
Anna Borsa, a parlare è il padre
Come riporta ilmattino.it, l’uomo ha parlato subito dopo l’omicidio davanti alla porta di ingresso del negozio dove è stata uccisa la figlia. Il papà non era stato l’unico a dirle di denunciarlo. “Io ti uccido, finisco che ti uccido…“, le aveva detto l’ex pochi giorni prima e Anna spaventata era andata dai Carabinieri ma poi non ha avuto il coraggio di denunciarlo, non voleva rovinarle la vita.
Secondo alcuni testimoni, ieri mattina la ragazza era preoccupata. Anche perché l’ex tutti i giorni la minacciava con dei post sui social. “Sabato avevano fatto una discussione – aggiunge un amico del padre – Ho visto Ettore ed Anna discutere con lui proprio qui, Ettore gli diceva di lasciare stare sua figlia e lui imprecava contro quella povera ragazza. Poi sono arrivate le sue amiche, lei è salita in auto e ha detto: vado dai carabinieri. Alfredo è andato in escandescenza ed io mi sono allontanato con Ettore“.
L’ex ha tentato il suicidio
Alfredo Erra è stato bloccato poco prima delle 14 di ieri da una pattuglia della Polstrada, sottosezione di Eboli, nell’area di servizio Salerno Ovest, sulla A2. Avrebbe colpito oltre all’ex fidanzata anche altre persone presenti nel salone di bellezza tra cui l’attuale compagno di Anna. Poi avrebbe tentato di togliersi la vita ma in realtà è riuscito soltanto a ferirsi. E’ fuggito con un proiettile conficcato nel cranio e poi è stato arrestato dai Carabinieri.
Su di lui pesano le accuse di omicidio premeditato, porto abusivo di arma da fuoco e tentato omicidio per il colpo esploso contro il ragazzo attualmente ricoverato in prognosi riservata.