“Auguri a tutti noi! Forza Napoli Sempre”. La società azzurra festeggia così su Twitter il suo 96esimo compleanno. Il 1º agosto 1926 è infatti la data scelta per la nascita del Napoli. In realtà i festeggiamenti di quest’anno dovrebbero essere davvero speciali. Perché come non molti sanno, la società è nata ben 4 anni prima, nel 1922. Cento anni di storia: battaglie, fallimenti, successi e rinascite.
La nascita del Napoli risale al 1922
Il 1926 non è la data di fondazione del club ma quella del cambio di denominazione. Si parla infatti dell’Internaples Foot-Ball Club, un club sorto nel 1922 come frutto della fusione di altre due compagini: il Naples Foot-Ball Club, fondato nel 1906, e l’Unione Sportiva Internazionale Napoli. Emilio Reale ne fu il primo presidente. Allora l’Internaples militava nella Lega Sud della Prima Divisone Nazionale, divisa in due competizioni distinte (Nord e Sud). Le vincitrici di ogni lega si sfidavano poi nella finalissima. Una partita inutile dato che tutti erano a conoscenza del divario tecnico tra le squadre settentrionali e meridionali.
La creazione di un’unica Divisione Nazionale
Fu con la Carta di Viareggio che le cose cambiarono. Un documento pubblicato il 2 agosto 1926 che riorganizzò il mondo del calcio italiano a livello nazionale. Come racconta Angelo Forgione in un suo post su Facebook, il regime fascista di Mussolini intendeva iniziare il processo di “nazionalizzazione”, imponendo alla FIGC di creare un’unica Divisione Nazionale fondendo le due leghe allora esistenti. Questo nonostante le proteste delle società settentrionali che ritenevano le squadre del Sud non all’altezza.
L’anno prima, nel 1925, l’Internaples passò nelle mani di Giorgio Ascarelli e perse la finale della Lega Sud contro l’Alba Roma, valevole per la finalissima contro la vincitrice del Nord. Ma questo risultato permise comunque all’Internaples, insieme all’Alba Roma e alla Fortitudo Roma, di essere ammessa al nuovo campionato nazionale.
Ovviamente serviva l’ultimo step. Mussolini era contro gli anglicismi e quindi Giorgio Ascarelli fu costretto a cambiare il nome della società da Internaples ad Associazione Calcio Napoli. Ecco che “nasce” il Calcio Napoli.
Il primo anno fu disastroso e già da quell’anno il ciuccio diventò il simbolo del Napoli. Lo stemma a quei tempi era il Corsiero del Sole, il cavallo emblema della città. I primi pessimi risultati però scatenarono l’ironia di un settimanale satirico napoletano, che trasformò il cavallo in ciuccio. Dopo 100 anni invece il Napoli è costantemente ai vertici del campionato, mancando purtroppo il passo decisivo nelle ultime stagioni.
Il 1926, dunque, è e sarà ancora la data di nascita del Napoli per i tifosi. Tuttavia è giusto ricordare che la società è stata fondata nel 1922, perdendo 4 anni di storia, perché appartenente al Sud e considerata non adeguata a competere con le potenze settentrionali.