Parte la vendemmia dell’uva coltivata negli scavi di Pompei


Ancora una volta si rinnova la tradizione, partita dal 1994, della raccolta dell’uva cresciuta in una zona apposita degli scavi di Pompei. La notizia su Ilfattovesuviano.it

Si rinnova oggi, negli Scavi di Pompei, la tradizionale vendemmia giunta alla sua 14esima edizione. La raccolta delle uve, che produrranno il pregiato vino Villa dei Misteri, si svolgerà nei vigneti sperimentali del Foro Boario, del Triclinio estivo, della Domus della Nave Europa, della Caupona del Gladiatore, di Eusino, e nell’Orto dei Fuggiaschi. I visitatori potranno assistere al taglio delle uve presso il vigneto del Foro Boario, dove all’interno della cella vinaria è esposto un modello di torchio vinario, che resterà aperto al pubblico fino alle ore 13.

L’esperimento nato nel 1994, su un’area limitata degli scavi, grazie agli studi di botanica applicata all’archeologia condotti dal Laboratorio di Ricerche Applicate, e alla collaborazione con l’azienda vitivinicola campana Mastroberardino, oggi interessa tutte le aree a vigneto delle Regiones I e II dell’antica Pompei, per un’estensione di poco più di un ettaro ripartito su 12 appezzamenti di diversa estensione e per una produzione potenziale di circa 30 quintali per ettaro.

Il vino Villa dei Misteri, realizzato con uve della qualità piedirosso e sciascinoso e dalle caratteristiche uniche in quanto realizzato secondo le tecniche di viticoltura di duemila anni fa, rappresenta soprattutto un modo per raccontare e far conoscere Pompei con la sua cultura e la sua tradizione antica e quale elemento di valorizzazione e al tempo stesso di difesa del territorio, del paesaggio e dell’ambiente.


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