Sospensione reddito di cittadinanza, monta la protesta da Fuorigrotta a Scampia


Monta la protesta per la sospensione del reddito di cittadinanza, specialmente nelle zone in cui il tasso di disoccupazione è più alto e la misura aveva fatto da ammortizzatore sociale. Già nella giornata di ieri 28 luglio 2023 centinaia di persone, da Fuorigrotta a Scampia, si sono riversate per strada e davanti alle sedi delle rispettive municipalità per far sentire la propria voce.

Ieri mattina rissa sfiorata nei pressi della sede INPS di via De Gasperi a Napoli, dove alcune persone hanno avuto un’accesa discussione con i vigilantes presenti: è stato necessario l’intervento di una pattuglia della Polizia per evitare il peggio. Accese le proteste messe in atto a Scampia: ricordiamo le famiglie alle quali è stata sospesa l’erogazione del reddito di cittadinanza, verranno adesso affidate ai servizi sociali comunali.

Le sedi INPS di Napoli e provincia detengono il record di percettori di reddito di cittadinanza: circa 169 mila sussidi vengono distribuiti nel capoluogo campano, in pratica quanti ne ricevono complessivamente tre regioni come Lombardia, Piemonte e Veneto.

Cos’è l’assegno di inclusione, la misura che sostituirà il reddito di cittadinanza

Il Decreto Lavoro ha introdotto l’Assegno di inclusione, un’importante e attesa misura di sostegno che sostituisce il Reddito di cittadinanza. Lo strumento entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024 e sono stati stanziati dal Governo oltre 5,4 miliardi di euro nel 2024 e oltre 5,6 miliardi di euro nel 2025 e 2026. Lo stesso testo normativo ha introdotto anche il taglio del cuneo fiscale, con un beneficio medio in busta paga tra gli 80 ed i 100 euro al mese.

Assegno di inclusione: chi può chiederlo

L’Assegno di inclusione potrà essere chiesto soltanto dai nuclei familiari dove vi sono disabili, minorenni e over 60. L’importo può giungere fino a 500 euro mensili moltiplicati fino 2,2 (2,3 nel caso di disabili gravi) secondo una scala di equivalenza. L’Isee che dà diritto di accesso alla misura è più alto, salendo da 7.200 euro a 9.360 euro. I richiedenti devo avere un reddito familiare sotto i 6mila euro all’anno, moltiplicati per la scala di equivalenza, ma tale soglia si alza fino a un massimo di 3.360 euro annui qualora si viva in una casa in affitto.


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