DIRETTA/ Crollo a Torre del Greco, 50 persone a casa per metà agosto. I tempi per il ritorno alla normalità

Conferenza stampa di aggiornamento per il palazzo crollato a Torre del Greco


Aggiornamenti sul palazzo crollato in corso Umberto I a Torre del Greco il 16 luglio scorso: le novità arrivano dalla conferenza stampa indetta dal sindaco Luigi Mennella per oggi, giovedì 3 agosto, presso la sala giunta di palazzo Baronale.

Palazzo crollato a Torre del Greco:

Al fianco del sindaco della città corallina, ancora sotto shock per la tragedia sfiorata due settimane fa, anche il consulente incaricato dall’amministrazione comunale, il prof Antonello De Luca. All’ordine del giorno due argomenti: la messa in sicurezza dei fabbricati e gli ultimi sviluppi sull’episodio che ha acceso in città una vera psicosi sulle condizioni dei fabbricati del centro storico, molti dei quali costruiti tra l’800 e il ‘900.

Una vicenda che ha segnato in negativo l’estate torrese, con 315 persone che al momento vivono presso strutture alberghiere del territorio, in appoggio presso amici o parenti o addirittura nelle aule dell’Istituto Comprensivo Don Bosco – D’Assisi allestite per l’emergenza.

“Quella nelle zone è un’edilizia sicuramente vetusta e poco manutenuta, con volte a botte, malte che portano problemi con il tempo. I vigili del fuoco hanno adottato le dovute misure di prudenza”, sono le parole di De Luca.

I tre livelli di criticità

Il professore incaricato per l’analisi della situazione ha chiarito sulla risoluzione di 3 criticità: la prima, quella dei palazzi che affacciano sull’area del palazzo crollato (civici 70, 64 e 58), sulla quale ci sono buone speranze per poter permettere il rientro, se ci saranno le condizioni di sicurezza, entro la fine di agosto. La seconda, quella del civico 67 che è più complessa perché eventuali crolli potrebbero portare a complicare la situazione generale, in quanto direttamente collegato dal punto di vista edilizio al civico 59 crollato. Terza priorità è quella di vico Pizza: i palazzi sono stati evacuati poiché gli accessi sono bloccati e per questo il rientro potrà essere valutato soltanto successivamente alla risoluzione delle prime due questioni. A metà agosto una cinquantina di persone potranno fare ritorno a casa.

Quarta problematica, quella propria del palazzo crollato che attualmente è sottoposto a sequestro dalla Procura. Per il momento non si possono programmare interventi di sicurezza finché non saranno terminate le immagini. Quindi tali interventi saranno posticipati per permettere, nelle prossime settimane, di concentrarsi sulle azioni che permettano un rientro più rapido del maggior numero possibile di famiglie nelle proprie case.

Tutte queste azioni saranno necessarie prima di poter pensare ad una riapertura al traffico di corso Umberto I, che nelle previsioni dell’ente di Palazzo Baronale non avverrà prima di settembre.

La psicosi “positiva”: decine di controlli dopo il crollo di corso Umberto

Pochi giorni dopo il crollo che per una serie di fortunati eventi – molti dicono per “miracolo” – non ha causato vittime, altri palazzi sono stati sgomberati a seguito di controlli dei vigili del fuoco richiesti dagli stessi cittadini spaventati: uno stabile in via Teatro, una palazzina in corso Avezzana fino ad arrivare a giovedì 27 luglio con l’evacuazione di circa 30 famiglie di vico Annunziata. VesuvioLive.it ha pubblicato un servizio girato nel centro storico in cui si evidenziano le condizioni di gran parte degli edifici: pericolanti e fatiscenti ma nel silenzio di chi ci vive, certamente per timore di non potere più permettersi una casa in un momento di canoni di locazione decisamente fuori mercato.


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