Musicista ucciso a 24 anni, il maestro: “Molto richiesto in Europa ma lui amava Napoli”
Ago 31, 2023 - Veronica Ronza
E’ affranto dal dolore Gaetano Russo, fondatore e direttore d’orchestra della Nuova Scarlatti, quella che aveva accolto Giovanbattista Cutolo, il ragazzo originario di Mugnano ucciso all’alba in piazza Municipio, a Napoli, perdendo la vita a soli 24 anni.
Giovanbattista Cutolo il ragazzo ucciso: “Voleva restare a Napoli”
Un omicidio efferato avvenuto nella centralissima piazza napoletana, a pochi passi dalla sede del Comune, nelle prime ore del mattino. Lì sarebbe degenerata la lite tra la vittima e un altro ragazzo che, stando a quanto emerso, avrebbero discusso animatamente a causa di uno scooter parcheggiato male.
Dagli insulti si sarebbe poi passati alla violenza inaudita: quella che, con un colpo di pistola esploso, avrebbe messo fine alla vita del giovane musicista, davanti agli occhi della sua fidanzata che si trovava con lui, testimone di quella tragica scena.
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Un ragazzo incensurato che amava la musica e inseguiva il suo sogno con talento e caparbietà. A ricordarlo, con dolore, è proprio il direttore d’orchestra della Nuova Scarlatti che, rivolgendosi a Il Corriere del Mezzogiorno, ha raccontato: “Giovanbattista Cutolo era un elemento di punta delle nostre orchestre: bravissimo in tutto. Cornista ma suonava anche il piano, era un musicista a tutto tondo. Amava profondamente la musica sinfonica, gli brillavano gli occhi quando provavamo Beethoven. In quel luccichio c’era tutta la vitalità di un giovane artista”.
“Era richiesto da tante orchestre in altre città italiane ed europee ma non ha voluto lasciare Napoli, era qui che voleva suonare. E invece la sua città l’ha ucciso. Ha iniziato con noi quando aveva 15 anni nell’orchestra Young come cornista. E’ un nostro figlio. Era così bravo che da tempo era passato nella Scarlatti dei professionisti e suonava spesso con l’orchestra del Conservatorio San Pietro a Majella presso il quale studiava con grande profitto. Negli ultimi anni era richiestissimo ma il suo sogno era di far parte di un’orchestra stabile a Napoli“.