Il pizzino di Messina Denaro: “Rifiuto funerali in Chiesa, è corrotta. Dio è il mio perdono”
Set 25, 2023 - Redazione
Matteo Messina Denaro
Matteo Messina Denaro tra il rifiuto del funerale in Chiesa a causa della corruzione della stessa, e il perdono e la giustizia di Dio. Dopo la morte del boss della mafia, catturato a gennaio mentre si recava in ospedale per curare il tumore al colon da cui era affetto, è emerso il contenuto di alcuni pizzini rinvenuti nella sua abitazione/nascondiglio.
Il pizzino di Matteo Messina Denaro che rifiuta i funerali in Chiesa
“Rifiuto ogni celebrazione religiosa perché fatta di uomini immondi che vivono nell’odio e nel peccato. Non sono coloro che si proclamano i soldati di Dio a poter decidere e giustiziare il mio corpo esanime. Non saranno questi a rifiutare le mie esequie”.
In un altro foglio aveva invece scritto: “Il rapporto con Dio è personale, non vuole intermediari e soprattutto non vuole alcun esecutore terreno. Gli anatemi sono espressioni umane non certo di chi è solo spirito e perdono. Dio sarà la mia giustizia, il mio perdono, la mia spiritualità”.
I mafiosi sono scomunicati
Pizzini che risalgono al 2013, quando Don Pino Puglisi fu proclamato beato e la Chiesa prese definitivamente le distanze dai mafiosi, arrivando a proibirne i funerali religiosi. L’episcopato siciliano d’altra parte non ammette i funerali religiosi nei confronti dei mafiosi, scomunicati da Papa Francesco nella visita apostolica in Calabria del 21 giugno 2014.
Era in isolamento anche in ospedale
Matteo Messina Denaro è morto dopo essere entrato in stato di coma irreversibile. Non appena le sue condizioni di salute sono divenute tali, i medici hanno disposto la sospensione dell’alimentazione e l’astensione da ogni tipo di accanimento terapeutico. L’ex boss era detenuto presso il carcere de L’Aquila dal giorno del suo arresto, avvenuto il 16 gennaio 2023, e si trovava in regime di 41-bis anche in ospedale. L’unica persona che ha potuto vederlo è stata la sua legale e nipote, Lorenza Guttadauro.