ORGOGLIO CORALLINO/ Antonio D’Amato: è di Torre del Greco il nuovo Procuratore Capo di Messina
Feb 14, 2024 - Redazione Vesuviolive
Antonio D'Amato nuovo Procuratore Capo di Messina
È di Torre del Greco il nuovo Procuratore Capo presso il tribunale di Messina. Il dottor Antonio D’Amato ha ricevuto il nuovo prestigioso incarico e raggiunge in questo modo una vetta altissima nel percorso verso le alte cariche della Magistratura. A congratularsi con D’Amato l’associazione formata dagli ex alunni del Liceo De Bottis, istituto da lui frequentato in gioventù.
Antonio D’Amato è il nuovo Procuratore Capo di Messina
Il dottor Paolo Merlino ha ricostruito alcune tappe del percorso di Antonio D’Amato: “Il nostro Liceo De Bottis e, successivamente, la Scuola Militare Nunziatella hanno contribuito alla formazione dello studente, fornendogli le fondamenta sulle quali ha costruito un futuro brillante e di altissimo profilo. L’incarico attuale, decretato solo pochi giorni or sono, giunge al culmine di una carriera prestigiosissima, trascorsa tra le aule giudiziarie e gli uffici di Procure in territori nei quali la tensione è sempre molto alta e l’attività inquirente richiede capacità e professionalità elevatissime”.
“Di pari importanza e rilievo la nomina 2019 a componente togato del CSM, incarico ricoperto fino al 2023, al termine del quale è ritornato a ricoprire l’incarico di aggiunto alla Procura di S. Maria Capua Vetere già occupato precedentemente. Buon lavoro, quindi, al Procuratore D’Amato al quale desideriamo far giungere – anche attraverso le pagine social – le nostre più sincere congratulazioni e l’abbraccio forte di tutta la famiglia del De Bottis”.
Da Torre del Greco a Santa Maria Capua Vetere passando per Mani Pulite
Antonio D’Amato, originario di Torre del Greco in provincia di Napoli, ha cominciato la sua carriera di magistrato come pubblico ministero a Palmi nel 1989, spostandosi successivamente presso la Procura di Napoli. Durante Tangentopoli si è occupato del filone partenopeo di Mani Pulite indagando sulle tangenti nella sanità. Successivamente ha lavorato presso il Ministero della Giustizia e come PM anti camorra, venendo infine nominato procuratore aggiunto a Santa Maria Capua Vetere.
Qui ha avuto a che fare con indagini per criminalità di impresa, portando al sequestro di capitali per centinaia di milioni di euro ai danni dei colletti bianchi oltre che di esponenti del clan dei casalesi. Rilevanti anche i risultati delle indagini nel settore sanitario.