Lotta al ‘pezzotto’, in arrivo le prime sanzioni: scoperti attraverso i pagamenti online

Pezzotto, tempi duri per i fruitori


Tempi duri in arrivo per gli utenti che usufruiscono dei cosiddetti siti pirata per guardare in diretta le partite di Serie A. Dal 1 febbraio, infatti, Piracy Shield sta identificando tutti gli attori del sistema ‘pezzotto’, dai produttori ai consumatori.

Lotta al ‘pezzotto’, in arrivo le prime sanzioni: scoperti attraverso i pagamenti online

Questo quanto dichiarato dal commissario AgCom Massimiliano Capitanio: “Non vogliamo spaventare, ma aiutare. Ricordare che la legge 93/2023 prevede multe fino a 5mila euro è solo la condivisione di un’informazione utile. Far presente che le organizzazioni criminali che gestiscono i contenuti piratati possono rubare i dati degli utenti lo ritengo un consiglio da amico, non un ammonimento”.

Di recente la Guardia di Finanza ha avuto l’autorizzazione a verificare i dati ed indagare direttamente chi si nasconde dietro gli indirizzi IP segnalati, senza dover attendere più il via libera dalla magistratura. Una modifica sostanziale della procedura, che consentirà alla Fiamme Gialle di operare in tempo reale e trovare nel minor tempo possibile coloro da sanzionare o, nei casi più gravi, da recludere.

Oltre alle indagini a ritroso partendo dagli indirizzi IP, le forze dell’ordine sono sulle tracce di coloro che acquistano le applicazioni pirata attraverso piattaforme quali AmazonGoogle, seguendo la scia lasciata dei pagamenti effettuati online. Una caccia alle streghe che sembra appena cominciata: il pezzotto priva il sistema calcio di una somma che va dai 300 ai 350 milioni di euro.


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