Napoli, grave incidente per Ascierto: “Tre interventi, dolore continuo. Spero di alzarmi”


Il celebre oncologo del Pascale di Napoli, il dottor Paolo Ascierto, a seguito del grave incidente in moto che lo ha visto coinvolto, ha diffuso un aggiornamento sulle sue condizioni di salute, raccontando cosa gli è successo.

Incidente per Ascierto, l’oncologo del Pascale: come sta

La vita ci riserva delle sorprese, a volte positive, a volte negative. Le negative spesso sono delle prove per migliorarsi. Lo dico sempre ai miei ragazzi quando riceviamo ispezioni per l’operato delle nostre ricerche ‘ricordatevi che ogni ispezione è una ragione di crescita’. Personalmente dovevo essere messo alla prova da un grave incidente, a diventare paziente grave per un po’” – ha esordito nel post pubblicato su Instagram.

Lo schianto risalirebbe allo scorso marzo. Pare che il professor Ascierto si trovasse in sella alla sua moto in compagnia di un’altra persona. Tempestivo il trasferimento presso l’ospedale dove sarebbe stato poi sottoposto ad una serie di interventi. Attualmente è ancora ricoverato.

“Dovevo provare cosa significa stare dall’altra parte. Il 118, codice rosso, la sala di pronto soccorso, l’intervento d’urgenza, il secondo intervento, il terzo intervento (e chissà se altri), ad essere totalmente dipendente dal personale sanitario nell’igiene intima e personale, nei miei bisogni. A fare risonanze (per le quali ho sempre avuto terrore dovuto alla mia claustrofobia), a subire un’anestesia generale (per la prima volta) ed almeno altre due spinali in poco tempo, a mettere un pic per le mie vene oramai distrutte. A patire un dolore continuo e profondo quotidianamente” – ha continuato.

“Ecco da oggi a tutti i miei pazienti potrò dire con rassicurazione che mettere un pic non è un dramma e serve a migliorare la qualità della degenza. Sicuramente guarderò ai miei pazienti un po’ più da paziente che ha provato determinati disagi. Il  messaggio più grande è abbiate speranza e che non vi abbandoni mai quando siete immobilizzati a letto. La mia speranza ed il mio obiettivo, in questo momento, è quello di alzarmi e poter vedere personalmente quest’alba magnifica catturata da Maria Teresa questa mattina dalla finestra dell’ICOT. Vi voglio bene tutti”.


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