AstraZeneca ritira in tutto il mondo il vaccino anti Covid-19: “Rare trombosi, domanda in calo”
Mag 08, 2024 - Stefano Esposito
Vaccino anti Covid AstraZeneca
Il colosso farmaceutico britannico AstraZeneca ha annunciato mercoledì 8 maggio che ritirerà dalla vendita il suo vaccino contro il Covid-19 Vaxzevria (questo il nome del vaccino AstraZeneca), uno dei primi immessi sul mercato durante la pandemia, adducendo ragioni commerciali.
L’azienda anglo-svedese a fine aprile ha ammesso per la prima volta in documenti giudiziari nel corso di un procedimento legale a Londra che il suo vaccino anti Covid può causare trombosi come raro effetto collaterale. L’ammissione potrebbe aprire la strada a risarcimenti multimilionari, secondo i media britannici.
AstraZeneca ritira in tutto il mondo il vaccino anti Covid-19: “Rare trombosi, domanda in calo”
“Dato che sono stati sviluppati più vaccini contro il Covid-19, c’è un surplus di vaccini aggiornati” di fronte alle diverse varianti del virus, “che ha provocato un calo della domanda”, ha affermato il gruppo in un comunicato stampa, “AstraZeneca ha quindi preso la decisione di avviare il ritiro dell’autorizzazione all’immissione in commercio per Vaxzevria in Europa”, si legge nel documento ricevuto mercoledì dall’Agence France-Presse (AFP).
Martedì l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha scritto sul suo sito web che l’autorizzazione alla vendita per Vaxzevria era stata ritirata “su richiesta del titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio”, vale a dire il laboratorio farmaceutico. Il gruppo “lavorerà inoltre con altri regolatori in tutto il mondo per avviare il ritiro delle autorizzazioni all’immissione in commercio per Vaxzevria laddove non è prevista una futura domanda per il vaccino”.
Nel suo comunicato stampa, AstraZeneca ha affermato di voler “chiudere questo capitolo”. Una fonte vicina al gruppo ha detto all’AFP che “non si registravano vendite da tempo”. “Siamo incredibilmente orgogliosi del ruolo che Vaxzevria ha svolto nel porre fine alla pandemia”, aggiunge la dichiarazione, sostenendo che “secondo stime indipendenti, più di 6,5 milioni di vite sono state salvate solo nel primo anno di utilizzo” del siero, “e più di 3 miliardi di dosi sono state distribuite in tutto il mondo”.
Sebbene gli utili di AstraZeneca siano aumentati del 21% su base annua nel primo trimestre, trainati soprattutto dalle vendite di prodotti oncologici, il gruppo segnala da mesi un calo costante delle vendite di farmaci legati al Covid-19, proprio come il suo rivale GSK, che aveva sono rimasti in gran parte indietro nella corsa allo sviluppo di un vaccino.
Questo vaccino, uno dei primissimi sul mercato anche se i sieri non erano la specialità di AstraZeneca, aveva subito diversi intoppi, compresa l’autorizzazione alla commercializzazione che non è mai arrivata negli Stati Uniti. Ha riscontrato problemi anche in Europa, oltre al sospetto di un aumento del rischio di trombosi a seguito di diversi decessi.