Ubriachi alla guida, smartphone alla mano, corse folli: qualcuno fermi questo schifo
Mag 08, 2024 - Stefano Esposito
Sara Romano e Rita Granata sono morte. Due ragazze di 21 e 27 anni non ci sono più, investite da due auto nel pieno centro cittadino. A Fuorigrotta, nel giro di poche ore, nella notte tra sabato e domenica le loro giovani vite sono state strappate a famiglie, amici, colleghi, conoscenti.
La notte a Napoli: ubriachi alla guida, smartphone alla mano, corse folli. Qualcuno fermi questo schifo
Ventenni uccise da ventenni alla guida. Investite e neanche soccorse, perché i codardi colpevoli non hanno neanche avuto il coraggio di fermarsi. Hanno saputo solo costituirsi, probabilmente perché consigliati da qualcuno. La notte a Napoli fa schifo, questa è la verità.
Sara e Rita hanno pagato con la vita un’abitudine collettiva per la quale nessuno fa nulla. Dopo un certo orario, nella città partenopea vige l’anarchia più totale, ed essere per strada a notte fonda equivale a rischiare la pelle. Senza regole, gli automobilisti si mettono al volante ignorando nella buona parte dei casi qualsiasi tipo di coscienza civica, se ancora ce ne fosse una.
Ubriachi, distratti dai cellulari, contromano, con il semaforo rosso, correndo: il raccapricciante spettacolo a cui si assiste soprattutto nel weekend è un corollario di illegalità, ed a volte capita di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Come è successo a Sara e Rita, come succederà ad altri. Abbiate paura, la notte. Tenete gli occhi aperti, siate lucidi. Perché il destino è dietro l’angolo. Distratto, ubriaco. Incosciente. E mentre le istituzioni dormono, a quell’ora lui è sveglissimo.