Maresca, aperta la nuova ala, sarà isolabile in caso di epidemie: “Ora al lavoro per avere più medici”
Giu 25, 2024 - Giuseppe Mennella
Inaugurata questa mattina 25 giugno la nuova ala dell’ospedale Maresca di Torre del Greco: sarà un reparto di supporto al pronto soccorso con spazi dedicati all’osservazione breve intensiva (OBI) con particolare attenzione ai casi che necessitano di isolamento.
Inaugurata la nuova ala dell’ospedale Maresca
Il taglio del nastro è avvenuto questa mattina, 25 giugno 2024 al presidio di via Montedoro, ad opera del sindaco di Torre del Greco Luigi Mennella, della direttrice di presidio dott.ssa Alessandra Gimigliano e del direttore generale dell’ASL NA 3 Sud, dott. Giuseppe Russo.
Nei nuovi locali attigui al vecchio pronto soccorso, nella struttura storica del nosocomio torrese, vi sono spazi ulteriori dedicati alle visite mediche, al personale sanitario ed ai pazienti in isolamento con l’apertura della nuova osservazione breve intensiva (OBI). Un’intera area, quindi, isolabile nel caso in cui si verifichino fenomeni epidemiologici che richiederanno tale prassi, con un ingresso separato per garantire il cosiddetto “percorso pulito”.
Il dg Russo: “Non ci fermeremo: a breve nuovi concorsi per medici”
Il direttore generale dell’ASL NA 3, dott. Giuseppe Russo, ha dichiarato: “Ci abbiamo creduto ed era dovuto per i pazienti e per gli operatori di questa realtà: non ci fermeremo. Andiamo avanti anche sulle altre strutture e sul necessario supporto all’assistenza territoriale”.
A concorso 320 posti da medico: solo 4 sono stati assunti
Barra a dritta anche sulla questione della costante carenza del personale sanitario: “Sulle risorse umane purtroppo scontiamo una problematica che non è locale ma nazionale: purtroppo un primo concorso è andato deserto. Su 320 posti a disposizione abbiamo potuto inserire solo 4 medici. Come dicevo, non ci fermiamo: a breve faremo un concorso specifico per medici di pronto soccorso”.
La direttrice del Maresca: “Con questo intervento non lasceremo pazienti nei corridoi”
Così si è espressa la direttrice di presidio dott.ssa Alessandra Gimigliano: “L’apertura di oggi significa dare un’assistenza migliore ai nostri pazienti, significa non lasciarli nei corridoi. Ma tutta la struttura è in piena attività di cantiere, con la ristrutturazione della palazzina storica e l’apertura di 2 piani totalmente dedicati alle degenze”.
Mennella: “Con la nuova ala del Maresca garantita l’assistenza nelle ore più critiche”
“L’ospedale Maresca è vivo e vegeto” – dichiara il sindaco Luigi Mennella – “con l’OBI si da la possibilità di trattenere in osservazione i pazienti per superare le ore più critiche prima di ricollocarli. Il Maresca è anche parte della nostra storia, saremo vigili affinché l’ospedale torni ad essere un punto di riferimento”. Anche il primo cittadino, però, si sofferma sulle carenze di personale: “Probabilmente va rivista anche la normativa sanitaria nazionale: bisogna favorire questo tipo di lavoro, è essenziale per la sicurezza sanitaria sul territorio”.
Raia: “Abbiamo rimesso a posto i conti della sanità: ora il governo faccia la sua parte”
È la vicepresidente del consiglio regionale della Campania, Loredana Raia, a fare le veci del governatore De Luca che doveva essere presente all’apertura dell’OBI ma ha dato forfait per un altro impegno istituzionale. “Abbiamo cominciato i lavori nel 2016 e oggi vediamo che non era solo una promessa. Come sottolineato dal direttore dell’ASL, bisogna sempre pensare alla sanità come rete: fin da subito con il governatore De Luca abbiamo messo mano, non dimenticando che venivamo da 10 anni di commissariamento”.
“Per prima cosa, quindi, è stato necessario rimettere a posto i conti della disastrata sanità campana, prima di partire con il nostro programma di investimenti. Se il governo nazionale facesse la sua parte andrebbe meglio: ogni anno mancano alla Campania 200 milioni di euro di riparto del fondo sanitario che dovrebbero potenziare la sanità territoriale, per evitare che tutto il fabbisogno finisca nei pronti soccorso”.
“Per questo, come regione Campania daremo battaglia, partendo dal contrasto a quello scellerato progetto che è l’autonomia differenziata che potrebbe mettere in ginocchio la sanità del sud: porteremo in questa direzione anche i più scettici. Chi ha soldi, può curarsi ovunque, soprattutto nel privato: ma dobbiamo pensare a chi ha meno ed ha bisogno di usufruire del servizio pubblico”.