Ospedale Cardarelli, brutale aggressione ad un’infermiera: “Ti è piaciuto il pugno in faccia?”

Ospedale Cardarelli


Nella notte tra il 21 e il 22 giugno scorso, una dipendente dell’ospedale Cardarelli di Napoli veniva brutalmente aggredita da un paziente a cui stava provando a dare assistenza. Questo il raccapricciante racconto in esclusiva ai microfoni di “Nessuno Tocchi Ippocrate”.

Ospedale Cardarelli, brutale aggressione ad un’infermiera: “Ti è piaciuto il pugno in faccia?”

“Durante la seconda notte di reperibilità presso il reparto di PS/OBI, tra il 21 e 22 giugno verso le ore 02.05 circa, mentre cercavo di dare assistenza e prestare cura, insieme a due colleghi oss, ad un paziente ricoverato in OBI quest’ultimo mi aggrediva dapprima minacciandomi e, non pienamente soddisfatto, mi sferrava inoltre un violento pugno in volto, colpendomi gravemente il naso”.

“Dopo, quando sono tornata a prendere i miei effetti personali, lo stesso paziente continuava a minacciarmi in napoletano dicendo “sei ancora qua? Neanche te ne sei andata? Ti è piaciuto il pugno?!”

“A seguito dell’aggressione ho riportato la rottura delle ossa nasali e deviazione del setto nasale, oltre alla prostrazione psicologica (che più difficilmente si rimarginerà) legata alla violenta condotta subita a mio scapito e, di riflesso, a scapito di tutti i professionisti nel settore sanitario”.

“I danni fisici subiti necessiteranno di un intervento chirurgico mentre i danni morali connessi alla violenza subita nello svolgimento delle funzioni, o a causa di esse, resteranno per sempre”.

“La cosa più avvilente è la sensazione di essermi sentita violata come persona, come donna, come professionista. Ho sempre lavorato con senso di abnegazione, cura ma soprattutto nel rispetto delle funzioni e dell’altrui persona e quindi dell’utenza. Quanto mi è accaduto è la moneta con la quale mi hanno ricambiato. Sto vivendo un calvario fisico, psicologico e burocratico indescrivibile e che non auguro a nessuno, tanto meno ai miei colleghi. E proprio questa è la mia speranza: dare ascolto a quella voce che, ahimè da troppo tempo, dice STOP ALLA VIOLENZA IN CORSIA!”


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI