Crollo della Vela Celeste, il bollettino del Cardarelli: gravissime due donne coinvolte

L'ospedale Cardarelli


Alle ore 17 è giunto il bollettino medico dell’ospedale Cardarelli di Napoli in merito alle condizioni di salute delle tre donne, coinvolte nel crollo della Vela Celeste di Scampia, giunte al pronto soccorso nella tarda serata di ieri.

Crollo della Vela Celeste: le condizioni delle donne ricoverate al Cardarelli

Il Cardarelli rende noto che il trasporto presso l’ospedale è avvenuto con le ambulanze del 118 e, immediatamente, viste le gravi condizioni, tutte le pazienti sono state classificate come codice rosso e trasferite in urgenza nei reparti. Le due donne che si trovano nella condizione più grave sono state allocate nei posti di rianimazione attivati presso il padiglione dell’emergenza, mentre la paziente col quadro clinico meno complesso è stata trasferita alla struttura Trauma Center.

Le due donne in rianimazione allo stato versano in gravissime condizioni, la prognosi è strettamente riservata a causa dei gravi traumi subiti. La terza donna, ricoverata presso il Trauma Center, presenta una frattura a un braccio, lo schiacciamento toracico e si trova in un forte stato confusionale. La Direzione Sanitaria del Cardarelli ha attivato il supporto psicologico per i familiari delle pazienti ricoverate presso l’ospedale, avvalendosi dell’equipe di psicologi interni.

Il bollettino del Santobono

Tragico il bollettino del Santobono, che rende noto:

Nella notte tra il 22 e il 23 luglio us, a seguito di crollo di un ballatoio a Scampia (Napoli), sono giunti dalle ore 01:23 alle 03:30, presso il Pronto Soccorso del Presidio Santobono, 7 pazienti pediatrici tra i due e i dieci anni con fratture multiple, contusioni e diverse lesioni d’organo.

Due delle sette piccole pazienti, A. P. E B. M., rispettivamente di 7 e 4 anni, sono in gravissime condizioni per lesioni multiple del cranio e, attualmente, sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata. Nello specifico, B. M., sottoposta nella notte ad intervento neurochirurgo per il monitoraggio della pressione intracranica, presenta emorragia subaracnoidea, fratture della teca cranica e versa in condizioni cliniche gravissime, con prognosi riservata. L’altra, A. P., ha una frattura infossata cranica e grave edema cerebrale. È stata sottoposta ad intervento di craniectomia decompressa nella notte e impianto di sensore per il monitoraggio della pressione intracranica. Attualmente è emodinamicamente instabile e versa in condizioni cliniche gravissime con prognosi riservata.

Altre tre piccole pazienti: B. M., B. S. e A. A., rispettivamente di 10, 2 e 9 anni, hanno riportato lesioni ossee importanti e sono attualmente ricoverate in ortopedia. Una per un trauma maxillo facciale con grave frattura infossata della sinfisi mandibolare e con frattura di femore esposta, un’altra con frattura chiusa del terzo distale dell’omero sinistro, l’ultima con frattura dell’omero sinistro scomposta prossimale.

Sono state stabilizzate e saranno sottoposte in giornata a intervento chirurgico ortopedico. Le ultime due, A. G. E A. A., rispettivamente du 2 e 4 anni, hanno riportato contusioni multiple con interessamento splenico, trauma cranico non commotivo e contusioni polmonari bilaterali, ricoverate in chirurgia d’urgenza sono state stabilizzate e, al momento, non presentano indicazioni chirurgiche.


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