L’ultimo saluto a Roberto, Margherita e Patrizia: i funerali delle vittime di Scampia
Lug 26, 2024 - Veronica Ronza
Si terranno lunedì 29 luglio, al Rione Monterosa, i funerali di Roberto Abbruzzo, Margherita e Patrizia Della Ragione, morti a seguito del tragico crollo che si è verificato a Scampia.
Funerali vittime Scampia: l’addio a Roberto, Margherita e Patrizia
Ad annunciare la data della cerimonia funebre è stato il deputato Francesco Emilio Borrelli, direttamente dall’esterno dell’ospedale Cardarelli dove sono riuniti i familiari delle vittime che continuano a spostarsi anche tra l’Ospedale del Mare e il Santobono dove sono ricoverati altri parenti e le 7 bambine rimaste gravemente ferite dal cedimento del ballatoio della Vela Celeste.
Una tragedia familiare che ha spezzato tre vite, mentre quelle di alcuni loro familiari sono ancora in bilico, tra la vita e la morte. Roberto Abbruzzo è la prima vittima di questo inaccettabile dramma: 28enne, di professione macellaio, papà di una bimba di soli 2 anni e marito di una delle donne ricoverate in gravi condizioni.
Recuperata tra le macerie e trasferita d’urgenza al Cto di Napoli, nemmeno Margherita Della Ragione ce l’ha fatta: 35 anni, mamma di 3 bambine nonché zia di Roberto. A perdere la vita anche Patrizia Della Ragione, 53enne, mamma del giovane Abbruzzo e zia di Margherita.
Le tre vittime saranno ricordate insieme nel corso della cerimonia funebre che si terrà lunedì. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, aveva già annunciato di voler proclamare il lutto cittadino nella giornata dei funerali. Intanto la cittadinanza prega per i feriti che ancora lottano per la vita e soprattutto per le due bambine, di 7 e 4 anni, che, stando all’ultimo bollettino diffuso dal Santobono, restano in condizioni stabili ma gravi.
Il deputato Borrelli, intanto, ha comunicato anche l’intenzione di lanciare una raccolta fondi riservata esclusivamente ai familiari delle vittime e dei feriti che si sono ritrovati senza un’abitazione, costretti a sospendere le proprie attività lavorative, dividendosi tra un ospedale e l’altro.