Tragedia in Irpinia, auto si scontra con un tir: Carlo muore a 37 anni, era dell’Aeronautica


Una vera e propria tragedia si è consumata ieri, martedì 30 luglio 2024, lungo la Strada Statale 90 bis nel comune di Casalbore, in provincia di Avellino. Un uomo di 37 anni, Carlo Giangregorio, ha perso la vita in un incidente stradale.

Tragedia in Irpinia, auto si scontra con un tir: Carlo muore a 37 anni, era dell’Aeronautica

Per cause ancora da accertare, la sua automobile si è scontrata in maniera violenta contro un tir: la vittima, rimasta incastrata nell’abitacolo, è stata estratta dal veicolo dopo l’intervento dei vigili del fuoco dei distaccamenti di Grottaminarda e Ariano Irpino, per poi essere trasportata in eliambulanza verso l’ospedale Sant’Ottone Frangipane di Ariano Irpino.

Per Carlo, purtroppo, non c’è stato nulla da fare: il 37enne si è spento durante il tragitto. Giangregorio era un sottoufficiale dell’Aeronautica Militare: originario di Apice, paese nel Beneventano, era di stanza a Foggia. Appassionato di ciclismo, il giovane correva in bici con l’ASD Apice Tre Colli, e domenica scorsa aveva anche partecipato ad una gara.

Questo il loro cordoglio: “La società oggi perde un grande amico, compagno di tante avventure e soprattutto sempre sorridente e solare , nonostante la vita gli aveva regalato momenti duri lui riusciva sempre a coinvolgere tutti con la sua voglia di vivere, fulgido esempio di grande guerriero e combattente ti sei sempre distinto per il tuo modo di fare! Sempre con noi CARLE’”.

Davvero toccanti le parole dedicategli dallo zio, che attraverso Facebook ha tracciato un profilo emozionante del nipote: “Ciao Carlo nipote caro. Era tuo solito stupire amici e parenti con il tuo modo di fare.. Ma questa volta hai esagerato!

Questa volta hai affettato l’anima ed il respiro a chiunque ti conosce. Questa volta non si riescono a trovare le parole per la devastazione mentale che hai causato, questa volta si può solo riflettere.

E credimi è difficile anche riflettere, visto l’enorme mole di ricordi che hai accumulato in noi tutti. Sei stato un gigante in mezzo ad un mare di nani, ed io più nano dei nani non so come accettare questo tuo distaccato…

Ora non sentirò più quella voce decisa a dire zii che ne pensi? Zii vorrei fare questo Che dici? E poi come non tener conto delle tue azioni che ti rendevano un marziano sulla terra e forse proprio quello eri. Ricordi quando mi hai chiamato chiedendomi il luogo dove il tuo bisnonno era deceduto. Purtroppo anche lui in una disgrazia.. E quando mi parlavi di tuo padre anche lui prematuramente avviatosi al cielo..

Ti mancava talmente tanto che lo mettevi in ogni tuo fare. Come non poter spifferare pubblicamente la tua sensibilità nel dire vorrei un mondo di pace. Come non ricordare quando una mattina mi ha chiamato dicendo zii c’era un cucciolo di volpe ferita mi sono fermato per aiutarlo ma non sono riuscito a prenderlo .. Questa sera quando torno ripasso e se lo trovo farò di tutto per catturarlo e portarlo dal veterinario..

La sera quasi piangendo e sentendoti in colpa mi dicesti di non averlo trovato disperando fosse morto… Che dire figlio mio forse Dio ti aveva prestato a noi solo per farci riflettere di quanto la vita è fatta di cose semplici ma ricolme di santità quale tu hai saputo trasmettere.. Riposa in pace Carlo Giangregorio un giorno ci rivedremo”.


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