Torre del Greco, cade dalla finestra della scuola: “Ci hanno detto che veniva bullizzato”


La nube nerissima del bullismo aleggia sul cielo dell’Istituto Tecnico Eugenio Pantaleo, che stamane è stato teatro di un dramma consumatosi poco prima delle 8, quando un ragazzo si è lanciato dalla finestra del terzo piano atterrando nel cortile. È fondamentale per noi precisare che le ricostruzioni fatte da Vesuviolive.it provengono dai racconti ascoltati all’esterno della scuola da alcuni studenti. Stiamo provando con insistenza a metterci in contatto con forze dell’ordine, ospedale ed istituzioni: per ora l’unica dichiarazione ufficiale è arrivata dalla sala stampa dei carabinieri: “La pista tracciata dagli investigatori propende verso il suicidio”.

Torre del Greco, studente cade dalla finestra della scuola: “Veniva bullizzato”

Alcuni liceali, dopo essere stati evacuati dall’edificio a scaglioni (i primi sono stati i compagni di classe del ragazzo), ci hanno descritto la situazione come “figlia di episodi di bullismo ai quali il 16enne – questa dovrebbe essere la sua età – subiva periodicamente”. Una narrazione che si ferma qui, perché è complicato parlare di un qualcosa di così cupo che penetra nei meandri più impervi dell’animo di un adolescente. E che a volte diventa tagliente come una lama e asfissiante come un cappio al collo.

Un’altra testimonianza raccolta, invece, descrive quella che sarebbe stata la dinamica. Sarebbe, perché ripetiamo che non abbiamo certezze. “È arrivato alle 7,40 in classe, per primo. Ha posato lo zaino sul banco e poi…”. Ci fermiamo qui, per ora. Bisogna fare chiarezza quanto prima. Ma soprattutto, bisogna concentrarsi sul ragazzo, e pregare che stia bene e che si riprenda il prima possibile.

Si può sempre chiedere aiuto: ecco come

Chiunque può avere pensieri di suicidio, la cosa fondamentale è non sottovalutarli né fingere di non averli. A volte si fa fatica a vedere una via d’uscita a problemi che sembrano enormi, ma è non mai così: a tutto c’è rimedio e si deve sempre essere ottimisti. Per questo bisogna chiedere aiuto, ai propri familiari, amici o affidarsi ad esperti come Telefono Amico. Inoltre è possibile far riferimento agli psicologi presenti nelle Asl della Regione Campania.


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