Falsi preti celebrano messe, matrimoni e battesimi a Napoli. La Curia: “Non partecipate”
Ott 01, 2024 - Redazione
Il Vicario generale dell’Arcidiocesi di Napoli, don Michele Autoro, ha informato i fedeli della presenza di ben quattro persone che si spacciano per preti celebrando messe, matrimoni, battesimi e altre cerimonie religiose, pur non avendone diritto legittimamente.
Falsi preti a Napoli, celebrano messe e matrimoni
“Essendo pervenute, presso questa curia arcivescovile, diverse segnalazioni circa l’illegittimo esercizio del ministero sacro, nel territorio di questa Arcidiocesi di Napoli, da parte dei signori Francesco Balzano, Salvatore Mauriello, Antonio Moretti, Gennaro Vitiello si rende noto che essi non sono sacerdoti della Chiesa cattolica legittimamente ordinati” – si legge nella nota diffusa dalla Curia di Napoli.
“Pertanto i Sacri Pastori vigilino scrupolosamente e raccomandino i fedeli a non partecipare ad alcuna millantata celebrazione sia dei sacramenti che sacramentali (battesimi, celebrazioni eucaristiche, riti esequiali, matrimoni, unzione degli infermi e benedizioni) da essi presieduta, partecipata od organizzata”.
“Si rammenta, inoltre, ai fedeli che la loro partecipazione consapevole alle suddette celebrazioni costituirà una grave mancanza per la loro vita di fede e per la comunione con la Chiesa cattolica” – si conclude la comunicazione a firma del Vicario generale don Michele Autoro.
Intanto l’Arcivescovo Don Mimmo Battaglia ha lanciato il suo messaggio per il nuovo anno pastorale 2024/2025 sottolineando: “All’ inizio di un anno i progetti e i propositi sono tanti e la grandezza con cui li pensiamo a volte ci fa perdere di vista lo stile del Vangelo, rinchiudendoci nella nostra mania di efficienza e dimenticando per questo la semplicità necessaria per costruire il Regno. Ricordate la logica del seme. Il nostro compito è infatti seminare e al contempo cercare di essere, come persone e come comunità cristiana, un seme del Regno”.
“Un seme che diviene albero. Un albero che non celebra la propria maestosità, ma la vita. Un albero il cui scopo non è farsi rispettare, imporsi all’attenzione o dominare gli altri, ma offrire a tutti coloro che accoglie un ristoro perché «quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra”.