Halloween nel Castello di Totò, tra mostri e zucche: un giorno di festa a ingresso gratis


Domani, 31 ottobre, in occasione di Halloween, al Castello di Lucrezia D’Alagno di Somma Vesuviana (Napoli), conosciuto anche come Castello di Totò, prenderanno vita mostri e zucche dando il via ad una giornata di festa per grandi e piccini, ad ingresso gratis.

Halloween al Castello di Somma Vesuviana: festa gratis

Tra creature mostruose e zucche, tante saranno le attività in programma per la giornata di Halloween nella parte interrata e tra le sale del meraviglioso maniero di metà quattrocento. La grande festa avrà inizio alle ore 16 e proseguirà ininterrottamente fino alle 20. L’ingresso è libero e gratuito per tutti.

Mostri e zucche domani al Castello di Lucrezia D’Alagno. Ingresso gratuito per entrare nell’atmosfera misteriosa con laboratori a tema, spettacoli di animazione, addirittura la scuola di mostrologia e la sfilata delle maschere. Un modo per avvicinare i più piccoli alla conoscenza anche dei luoghi del proprio territorio e con le loro famiglie” – ha sottolineato il sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno.

“Il Castello con la parte interrata delle cantine e le grandi sale situate nelle due ali, si presta alle atmosfere misteriose come accadde già per il mondo di Harry Potter che vide la presenza di ben 2.000 persone. Alle ore 16 apertura dei cancelli con zucche e mostri, poi sarà un susseguirsi di attività laboratoriali a tema, anche con la scuola di mostrologia. Invitiamo tutti i bambini ed i ragazzi ad esserci, sarà anche un momento di socializzazione” – ha concluso.

Il Castello D’Alagno e Totò

Il castello, di origine aragonese, fu voluto da Lucrezia D’Alagno, amante del Re Alfonso d’Aragona quando, dopo la morte dell’amato, venne a vivere a Somma Vesuviana. Quando Lucrezia andò via da Somma, il palazzo passò nelle mani di altri nobili dell’epoca.

Per qualche tempo è appartenuto a Giovanna III d’Aragona e sua figlia Giovanna IV. Nel 1691 ad affittarlo fu Luca Antonio, Barone de Curtis di Napoli. Anche il nome di Totò ha dato lustro all’antica residenza: proprio all’interno del castello, infatti, trovò le prove documentate della sua nobile origine.

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