La confessione del killer di Santo: “Ho scoperto di averlo ucciso il giorno dopo”
Nov 06, 2024 - Redazione
Sui social le foto dell'assassino di Santo Romano
Luigi ha confessato di aver sparato. Il 17enne che ha ucciso Santo Romano lo scorso weekend a San Sebastiano al Vesuvio, ha raccontato al gip del Tribunale per i minori Anna Polito di essere lui il responsabile.
La confessione del killer di Santo Romano: “Ho scoperto di averlo ucciso il giorno dopo, poi ho vomitato”
In un interrogatorio durato circa un’ora, ha spiegato di aver fatto fuoco senza l’intento di uccidere, né di averlo realizzato successivamente: “C’è stata una lite. Mi hanno calpestato il tallone, ma è finita lì. Poi sono entrato in auto, quando ho visto venire verso di me tre persone. Hanno lanciato una pietra che ha colpito l’auto. Poi mi hanno preso per un braccio, a quel punto ho preso la pistola e ho sparato”.
Un racconto che coincide con quello di Luca Raviele, l’avvocato penalista le cui dichiarazioni in diretta sulla Rai hanno scatenato l’indignazione pubblica e la protesta dei parenti di Santo, che non ci stanno ad un’eventuale libertà concessa al suo assassino.
Dopo l’omicidio, Luigi ha spiegato di aver raggiunto la zona dei baretti di Chiaia, dove si è liberato della scheda sim per non essere intercettato: “Quando sabato mattina ho acceso il cellulare, collegato al wifi, perché la scheda l’avevo buttata in zona baretti, ho scoperto di aver ucciso quel ragazzo. Mi è salita l’ansia e ho vomitato sangue”.