Spalletti entra nella “Hall of Fame” del calcio italiano per lo scudetto vinto col Napoli
Nov 07, 2024 - Michele Massa
Luciano Spalletti entra ufficialmente nella "Hall of Fame" del calcio italiano grazie allo scudetto col Napoli. La premiazione
Un trionfo che mai nessuno dimenticherà, un’impresa impossibile diventata realtà a suon di calcio spettacolo. Il miracolo del Calcio Napoli di Luciano Spalletti è ancora vivo nella mente di tutti, addetti ai lavori compresi. Per il trionfo della stagione 2022/23, il tecnico di Certaldo è stato inserito nella “Hall of Fame” del calcio italiano e per questo avvenimento ci sarà una cerimonia a Coverciano in diretta tv, per premiare e elogiare uno dei migliori italiani della storia recente. Spalletti però non sarà l’unico premiato, insieme a lui altri tre nomi noti del calcio italiano e non solo.
Spalletti entra nella “Hall of Fame” del calcio italiano, il motivo è il trionfo col Napoli
A Coverciano è di nuovo tempo di leggende: lunedì 11 novembre, alle ore 18 si celebrerà la cerimonia annuale della “Hall of Fame del Calcio Italiano”, il riconoscimento che dal 2011 la FIGC assegna a calciatori, calciatrici, allenatori, arbitri e dirigenti che hanno scritto la storia del nostro calcio. All’Auditorium del Centro Tecnico Federale saranno assegnati i premi della XII edizione secondo i voti espressi dalla giuria di giornalisti sportivi coordinati da Matteo Marani, presidente della Fondazione Museo del Calcio. Sarà una serata colorata d’azzurro, il colore che unisce la carriera di 4 delle 6 stelle che entrano ufficialmente nella leggenda: azzurri di oggi, come il Ct Luciano Spalletti (categoria ‘Allenatore’) e di ieri, come il campione del mondo 2006 Daniele De Rossi (Calciatore italiano) e il vice campione mondiale nel 1970 Roberto Boninsegna (Veterano).
Come ogni anno, spazio anche d un campione straniero che ha dato lustro alla Serie A: la giuria ha scelto Andriy Shevchenko (calciatore straniero), Pallone d’oro 2004 e protagonista con il Milan degli anni Duemila. Con Sheva ci sarà anche chi decise di portarlo in rossonero: Ariedo Braida, direttore generale di quel Milan (dirigente).