Debacle Giuntoli: ha fatto spendere alla Juventus 130 milioni per indebolire il centrocampo
Dic 02, 2024 - Michele Massa
Cristiano Giuntoli e la debacle alla Juventus mentre il Napoli se la ride. Cento milioni di differenza e una classifica impietosa.
In questa prima parte di campionato sembra brillare il calciomercato del Napoli. Nonostante un inizio a rilento e la situazione Osimhen che ha bloccato e non poco le trattative in entrata, gli azzurri si sono ripresi negli ultimi, eccellenti, giorni di agosto.
La ciliegina è stata sicuramente Scott McTominay, lo scozzese ha convinto subito tutti gli addetti ai lavori per spirito di sacrificio e qualità in campo: a conferma ci sono i tre gol che il centrocampista ha messo a referto.
Un centrocampo rafforzato anche dall’arrivo di Gilmour, che si è dimostrato un degno sostituto di Lobotka. Tante situazione che premiano il Calcio Napoli e il Corriere dello Sport, proprio in merito, azzarda un paragone, con chi ha cucito in passato il mercato azzurro, ovvero Giuntoli. Il dirigente che ora è alla Juventus ha più di qualche problema da risolvere.
Spese folli e non funzionali, Giuntoli sotto attacco e c’è il paragone con il Napoli
Thuram, Koopmeiners, Douglas Luiz. Quasi 135 milioni in tre con resa pari allo zero. Il mercato di Giuntoli alla Juventus non decolla, anzi. Il pareggio di ieri a Lecce ha dimostrato come i bianconeri non siano stati costruiti come il ds pensava di essere riuscito a fare. Nel mentre il Napoli se la ride:
“Nelle sue apparizioni tv, Giuntoli continua a esibire un sorriso Durbans ma francamente non se ne capisce il motivo anche perché il mercato con la Juventus per ora è fallimentare. È sufficiente pensare ai 110 milioni investiti per Douglas Luiz e Koopmeiners con il primo che è diventato un oggetto misterioso, mentre il secondo fatica ancora ad ambientarsi. Questi soldi basta paragonarli ai trenta spesi dal Napoli per McTominay per smettere di sorridere e riflettere sul fatto che forse qualcosa non ha funzionato. Non ci sembra il caso di aggiungere altro, i numeri a confronto sono per ora impietosi”.