VIDEO/ Apre il Maximall Pompeii, traffico bloccato a Torre Annunziata. Strade imboccate contromano


Il giorno dell’apertura al pubblico del Maximall Pompeii di Torre Annunziata è arrivato e, con esso, il temuto traffico provocato dal grande flusso di auto proveniente dai comuni limitrofi e non solo. Il nuovo centro commerciale si trova infatti in piena città, in prossimità di abitazioni ed edifici. Una collacazione ben diversa da quella, ad esempio, di altri noti centri commerciali che sorgono ad esempio nella zona del Casertano.

Traffico infernale per l’apertura di Maximall Pompeii

Le strade che dall’uscita dei caselli autostradali – nelle vicinanze vi sono 3 uscite: Torre Annunziata Scavi, Pompei e Castellammare di Stabia – portano al Maximall Pompeii sono normali arterie cittadine che certamente non sono state ideate per sopportare un flusso di migliaia di vetture al giorno, il quale in giorni particolari come quelli dei fine settimana o in prossimità delle feste aumenta in modo vertiginoso. Il nuovo dispositivo di traffico, almeno per ora, non assicura la scorrevolezza che sarebbe auspicabile.

A tutto ciò si aggiunge anche l’inciviltà di alcuni automobilisti che, credendo di essere furbi, in realtà aumentano a dismisura i disagi. In alcuni filmati che girano sui social si vedono infatti alcune vetture che imboccano contromano la rotonda di Piazza Imbriani (Torre Annunziata Centrale) bloccando ancora di più la circolazione. Alcuni abitanti del Rione Penniniello, invece, lamentano il procedere ad alta velocità nonostante il centro abitato e la presenza di pedoni. Insomma, c’è ancora molto su cui lavorare per quanto riguarda la gestione ed il controllo del traffico.

L’unica soluzione dopo decenni di degrado

Traffico Maximall Pompeii
Traffico Maximall Pompeii

Di contro, non si può ignorare come la costruzione del Maximall Pompeii sia stata capace di rivalutare un’area enorme che era stata occupata per decenni da un ecomostro. A pieno regime il centro commerciale darà occupazione a circa 1200 persone in un territorio dalle condizioni socio economiche drammatiche. Le istituzioni pubbliche non erano mai intervenute lasciando spazio al degrado urbano e umano. Il Maximall Pompeii, forse, non era la soluzione migliore, ma si è dimostrata l’unica possibile in quel contesto.

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