“Così non va!” è questo lo slogan dello sciopero generale previsto per il 12 dicembre nelle città di Roma, Milano, Torino e Napoli, idetto da Cgil e Uil.
Si scenderà in piazza, quindi, “per esprimere contrarietà circa le scelte del governo e sostenere le proposte sindacali in merito alla riforma della Pubblica Amministrazione, Jobs Act, Legge di Stabilità e Politica economica”, come si può leggere nel manifesto dello sciopero.
Susanna Camusso, segretaria generale della Cigl, ha dichiarato che “rassegnarsi ed aspettare non è la scelta che un sindacato può fare perché significherebbe essere parte del problema, invece noi siamo la soluzione”, invitando, quindi i manifestanti a far sentire la propria voce ed a scendere per strada.
Allo sciopero aderiranno dipendenti pubblici e statali dei più svariati settori: istruzione, sanità e trasporti. Ai sindacati non scende, soprattutto, il fatto che i contratti lavorativi non vengano rinnovati ma anche il blocco delle retribuzioni e dell’anzianità e puntano anche il dito contro la riforma scolastica proposta da Matteo Renzi e dal ministro dell’istruzione Giannini.
Prevista l’adesione anche da parte delle principali aziende di trasporto sia pubbliche che private. Si legge infatti nel comunicato EAV “La Segreteria Nazionale Autoferro-TPL del Sindacato OR.S.A., comunica la propria adesione all’agitazione per l’intera giornata del 12 dicembre 2014. Le modalità di sciopero generale – si legge ancora – di 24 ore del 12/12/2014, nelle Ferrovie dell’EAV S.r.l. (ferrovie ex Circumvesuviana, ex Sepsa ed ex MCNE), sono le seguenti: il personale legato all’esercizio, sciopererà per l’intera giornata, nel rispetto delle fasce di garanzia dei servizi minimi previste nei rispettivi rami di esercizio, anche il personale impiegatizio sciopererà per l’intera giornata“