Nel prossimo turno del campionato d’Eccellenza, andrà in scena al Liguori il match tra Turris e Portici. Una partita da molti significati, che vede affondare le sue radici molti anni addietro. Non solo però una gara tra due squadre storiche, ma un incontro che mette di fronte due appassionate tifoserie, unite da un solido gemellaggio. Scopriamo quindi cosa si cela dietro questa unione e quali sono gli episodi più significativi.
Iniziamo col dire che i tifosi della Turris e del Portici, ad oggi, sono accomunati da una solida amicizia. Rapporto che dura da molti anni, e che non sembra dare segni di cedimento nemmeno oggi. Basti pensare infatti che il Portici quest’anno ha giocato le gare “casalinghe” proprio al Liguori, a causa dell’indisponibilità dello stadio San Ciro. Addirittura, domenica scorsa, in occasione del derby tra Herculaneum e Turris, alcuni tifosi porticesi si sono riuniti per sostenere, davanti al televisore, proprio la Turris.
Negli anni non sono mai mancate dimostrazioni d’affetto da entrambe le tifoserie, eppure (difficile crederlo) non sempre è stato così. La spiegazione va ricercata, logicamente, negli anni passati: storicamente, Portici e Turris sono sempre state rivali e ne troviamo traccia anche nel libro “Società Sportiva Portici: ottant’anni di sport” di Pasquale Lignelli (1986) che in più punti ricorda come, appunto, le due squadre fossero rivali: “Il 21 Aprile del ’47 era di scena a Portici la Turris che insieme agli azzurri contendeva il primato alla forte Nocerina. La partita vedeva il Portici al 69′ condurre per 2-1: il Cocozza straboccava di gente, molta della quale era torrese. All’improvviso un tifoso isolato si catapultò nel campo cercando di colpire l’arbitro; non ci riuscì, ma la partita venne sospesa. Quell’episodio divenne quasi un giallo; non si seppe mai chi fosse quel tifoso, probabilmente un torrese: un porticese non avrebbe avuto motivo di farlo”. Ciò avveniva nella stagione 1946/1947.
Negli anni successivi, motivi di scontro non sono mancati. Nella stagione 1965/1966, come ai vecchi tempi, il campionato ben presto si ridusse a uno scontro tra le due eterne rivali, Portici e Turris: “Era un calcio di buon livello tecnico a cui la serie D andava stretta. Solo le polemiche e qualche incomprensione a livello societario non permisero alla squadra il gran balzo in serie C. Borrelli era il grande mecenate che in quanto tale incarnava in sé la società e ne guidava il destino. Fu proprio una famosa polemica nel 1972 con l’allora tecnico Egidio Di Costanzo che diede il «la» ad una crisi irreversibile. Le critiche forse ingenerose di una parte della tifoseria crearono imbarazzo e un clima piuttosto pesante che indussero Borrelli ad abbandonare la società. Non abbandonò però il mondo del calcio e anzi per ripicca accettò il ruolo di dirigente nella Turris, quella stessa Turris che aveva obbligato il fratello Ciro a rinunciare di scendere in campo nell’incontro per il torneo 1966-67 e che quindi lo aveva incoraggiato maggiormente a prendere le redini della S.S. Portici. Era una paradosso, ma la vita, si sa, è piena di sorprese!“
In tutto questo, chiaramente, ci sono sempre stati scontri tra le due tifoserie (celebri quelli al vecchio “Cocozza”) ma un episodio preciso avrebbe cambiato completamente i rapporti tra le due tifoserie. Nel 1986 fu costruito lo Stadio “San Ciro” sui cui muri, dopo qualche tempo, i tifosi del Portici applicarono una scritta (visibile ancora oggi) NUCLEO ANTI SAVOIA, cosa che piacque ai sostenitori corallini. Nei primi anni 2000, la Turris, dopo due retrocessioni consecutive si trovava insieme al Portici in Eccellenza (al termine della stagione sarebbe retrocessa addirittura in Promozione) e quando all’andata vennero a giocare al “Cocozza”, i tifosi corallini contestarono il proprio allenatore e la società. I tifosi del Portici, riconoscendo nella storia della Turris una società nettamente di categoria superiore, si unirono alla loro contestazione ed ai loro cori. Al ritorno, i porticesi portarono a Torre del Greco uno striscione con scritto “La vostra competenza non merita l’Eccellenza” con chiaro riferimento al loro essere di categoria superiore ricevendo cori ed applausi dalla tifoseria corallina
Quindi, i rapporti tra le tifoserie sono cambiati tra fine anni ’80 ed inizio anni ’90 con un graduale passaggio prima ad un’amicizia e poi ad un gemellaggio, anche se le squadre non si affrontano da oltre dieci anni. Certamente, uno dei motivi principali che lega corallini e porticesi risiede nelle rivalità in comune con Savoia ed Ercolano. Al di la del passato comunque, domenica si assisterà di certo ad un match molto importante, tra due squadre che rappresentano un pezzo importantissimo della storia del calcio campano, e non solo.
(Si ringrazia Luca Espinosa per la preziosa collaborazione)