Buche killer a Cavalleggeri: signora perde la vista all’occhio destro
Feb 28, 2015 - Elisabetta Cardone
A Napoli a causa del maltempo i dissesti stradali, le buche nell’asfalto e le voragini lungo il manto stradale sembrano ormai elementi comuni all’ordine del giorno. A Cavalleggeri d’Aosta, quartiere napoletano a Fuorigrotta, l’ennesima buca killer miete un’altra vittima: una signora di 75 anni cade nella buca coperta dall’acqua piovana e batte forte con la faccia in terra, perdendo la vista all’occhio destro.
La nefasta vicenda, segnalataci da Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simeoli, immancabilmente getta la luce sulla politica dei “rattoppi stradali” effettuali dal Comune di Napoli con superficialità e trascuratezza. Giuseppina Vespa di 75 anni, è un’altra vittima delle rovinose buche killer di Napoli. La signora infatti ha perso la vista all’occhio destro dopo che martedì scorso, camminando a Via Cavalleggeri d’Aosta, è inciampata in un vero e proprio fosso coperto e reso invisibile dalla presenza livellatrice dell’acqua; la signora è andata a sbattere violentemente con l’occhio destro su un basolo; da qui la donna è stata ricoverata all’Ospedale dei Pellegrini di Napoli, dove venerdì ha subìto un delicato intervento al bulbo oculare, al termine del quale i medici hanno diagnosticato la perdita della vista all’occhio destro.
Vicende come queste fanno comprendere l’enorme pericolosità che affrontano non soltanto le autovetture guidando lungo le strade, ma anche il pericolo in cui incorrono i pedoni camminando sui marciapiedi costellati da voragini e fossati. Anche se il Comune di Napoli ha predisposto un sistema tramite internet per segnalare, in base alla Municipalità di appartenenza, l’ubicazione delle varie buche pericolose, questo annoso problema non viene affrontato in modo efficace. A poco servono gli interventi “tampone”, sempre più numerosi, fatti in giro “alla meglio”, con materiali scadenti, che spesso peggiorano lo status quo della strada e non risolvono il pericolo delle buche. Infatti è sufficiente una forte pioggia per causare nuovamente il danno, talvolta più ingente di quello precedente.